Val Kilmer, l’ultima odissea di un talento di Hollywood

Val Kilmer, l’ultima odissea di un talento di Hollywood

Quando ero piccolo mio padre aveva una Volkswagen Polo. Vedevo, con i miei occhi da bambino, quella macchina come una specie di astronave: mi portava ovunque e per di più aveva il tettuccio apribile per mezzo di una manopola che si girava verso l’interno, rendendo il tutto ancora più futuristico ai miei occhi. Era anche dotata di autoradio con mangiacassette e, tra i diversi nastri a diposizione, c’era la colonna sonora del film The Doors del 1991 diretto da Oliver Stone e con Val Kilmer nei panni di Jim Morrison. Da lì iniziò il mio amore per la rock band di Venice Beach e, proprio grazie a quel film, ebbi modo di conoscere un attore che avrei apprezzato maggiormente con l’età adulta.

Los Angeles, 1° aprile 2025. La Città degli Angeli piange la perdita di uno dei suoi figli più enigmatici: Val Kilmer. A 65 anni, l’attore ha esalato l’ultimo respiro, stroncato da una polmonite . Ma ridurre la sua esistenza a una semplice nota necrologica sarebbe come cercare di catturare il vento all’interno di una bottiglia di bourbon vuota.

Val Kilmer, L’Ascesa di una Stella Ribelle

Val Edward Kilmer nasce il 31 dicembre 1959 a Los Angeles, una città che mastica e sputa talenti con la stessa facilità con cui un produttore sniffa una linea di polvere bianca su una sceneggiatura scadente. Figlio di un agente immobiliare e di una madre di origini svedesi, il giovane Val cresce tra le colline dorate e le promesse infrante di Tinseltown (espressione che si riferisce al mondo dorato ma effimero di Hollywood n.d.r).

Un giovanissimo Val Kilmer

La sua infanzia è segnata da tragedie personali, come ad esempio la morte del fratello minore Wesley, annegato a soli quindici anni. Questi eventi scolpiscono il carattere di Val, rendendolo un’anima inquieta e determinata.

Dalla Juilliard al Mondo: Val Kilmer, Un Talento Incontenibile

A soli 17 anni, Kilmer diventa uno dei più giovani ammessi alla prestigiosa Juilliard School di New York . Qui affina le sue abilità, immergendosi nel metodo Stanislavskij anima e corpo. Ma è nel 1986 che il mondo lo nota davvero, ovvero quando interpreta il gelido e arrogante Tom Iceman Kazansky in Top Gun di Tony Scott accanto a Tom Cruise. Un ruolo che lo catapulta nell’olimpo delle star ma che segna anche l’inizio di una rivalità tanto sottile quanto tagliente con Cruise , che culminerà negli anni con una sincera amicizia. Toccante è anche l’addio che i due si danno nel nuovo capitolo della saga, Top Gun: Maverick.

La reincarnazione in Jim Morrison: Val Kilmer in “The Doors” e l’Immersione Totale

Nel 1991 Kilmer si fonde letteralmente con lo spirito di Jim Morrison nel biopic The Doors diretto da Oliver Stone. Non si limita a interpretare il Re Lucertola: lui diventa Morrison, cantando personalmente le canzoni e adottando lo stile di vita edonistico del cantante. La sua performance è così convincente che i membri superstiti dei Doors faticano a distinguere la sua voce da quella dell’originale.

Il Cavaliere Oscuro: Luci e Ombre di Batman secondo Val Kilmer

Nel 1995 Kilmer indossa il mantello del Cavaliere Oscuro in Batman Forever. Sebbene il film sia un successo commerciale, dietro le quinte emergono tensioni con il regista Joel Schumacher, che descrive l’attore come “difficile” . Kilmer, noto per il suo perfezionismo quasi ossessivo, si scontra con le aspettative hollywoodiane, alimentando la sua reputazione di artista tanto talentuoso quanto complicato.

Discese e Risalite: Tra Capolavori e Flop

Dopo Batman la carriera di Kilmer affronta alti e bassi. Da performance acclamate in film come Heat – La sfida (1995) di Michael Mann, dove tiene testa a giganti come De Niro e Pacino, a disastri come L’isola del dottor Moreau (1996), produzione segnata da conflitti e caos sul set. Film come Il Santo (1997, esempio perfetto della sua poliedricità attoriale) e Red Planet (2000) non ottengono il successo sperato. La sua dedizione al metodo Stanislavskij lo porta spesso a scontrarsi con registi e colleghi, alimentando la leggenda del difficile Val.

La Battaglia Contro il Demone Invisibile: Il Cancro alla Gola

Nel 2014, la vita di Kilmer prende una svolta oscura con la diagnosi di un cancro alla gola. Affronta trattamenti invasivi, tra cui una tracheotomia che altera per sempre la sua voce, quel timbro profondo e magnetico che aveva sedotto milioni di spettatori . Ma come un vero guerriero, Kilmer non si arrende, continuando a lavorare e persino a riprendere il ruolo di Iceman nel sequel Top Gun: Maverick del 2022, dove la sua voce viene ricreata digitalmente

L’Ultimo Atto: Un Addio a Sipario Chiuso

Il 1° aprile 2025, Val Kilmer lascia questo mondo, lasciando dietro di sé un’eredità cinematografica complessa e affascinante. Non era solo un attore: era un artista che viveva e respirava i suoi ruoli, spesso a costo della propria sanità mentale e delle relazioni personali. Un uomo che ha danzato sul filo del rasoio tra genio e follia, lasciando un’impronta indelebile nel firmamento di Hollywood.​

Epilogo: Ricordando Val, l’Uomo Dietro la Maschera

Val Kilmer non era un santo, né pretendeva di esserlo. Era un’anima tormentata, un artista che cercava la verità nei personaggi che interpretava, spesso perdendosi in essi. La sua vita è stata un viaggio tumultuoso attraverso le luci e le ombre dello spettacolo, un’odissea che ha lasciato cicatrici tanto profonde quanto le sue performance sullo schermo. E ora, mentre le luci del palcoscenico si spengono, rimane il ricordo di un uomo che ha vissuto e amato l’arte con ogni fibra del suo essere.

Hank Cignatta

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