Candidato a sorpresa: una divertentissima corsa al potere

Candidato a sorpresa: una divertentissima corsa al potere

Interno. Sera. Il mio appartamento. Mi si è destato improvvisamente un dolore ai denti, dettato dalla detartrasi fatta nel pomeriggio. La mia cagnona Noël capisce che c’è qualcosa che non va e tenta di alleviare il mio dolore con le sue coccole. La cura riesce in parte mentre mi ritrovo a vagare sulle proposte di film in home video sulle varie piattaforme che si palesano sullo schermo del mio televisore intelligente. Tra tutti spicca un titolo, Candidato a sorpresa, con protagonisti Will Ferrell e Zach Galifianakis, ovvero due mostri sacri della commedia americana. Senza indugio alcuno premo play e mi godo questo film che si fa argutamente beffe della politica americana e del suo concetto in senso più ampio.

Politica, Satira e Pugni in Faccia

La politica americana è un gigantesco spettacolo comico, e Candidato a Sorpresa lo sa bene. Il film del 2012, diretto da Jay Roach e interpretato da Will Ferrell e Zach Galifianakis, trasforma la corsa elettorale in un’arena surreale di colpi bassi, battute volgari e assurdità degne di un incubo post elettorale. Se Hunter S. Thompson fosse ancora vivo probabilmente avrebbe guardato questo film sganasciandosi dalle risate.

Zach Galifianakis (sinistra) è Marty Huggins e Will Ferrel (destra) è Cam Brady

Will Ferrell: l’incarnazione del politico medio in candidato medio

Ferrell incarna Cam Brady, un deputato democratico con il QI di una scatola di cereali e l’etica di un venditore di auto usate. Il suo avversario è Marty Huggins (Galifianakis), un impacciato outsider repubblicano con la personalità di un cucciolo di barboncino. Il duello tra i due non è una semplice sfida politica, ma una guerra senza regole dove tutto è concesso: dal diffamare la famiglia dell’avversario fino al prendere a pugni un povero bambino innocente davanti alle telecamere.

La Satira Politica Senza Freni di Candidato a sorpresa

Il film prende di mira il sistema elettorale americano con la sottigliezza di un bisturi. Lobby potenti manipolano i candidati come burattini mentre gli elettori vengono trattati come macchine da voto con spot pubblicitari ridicoli e promesse prive di senso. La realtà che dipinge Candidato a Sorpresa non è tanto lontana dalla verità: il denaro domina la politica e i candidati si sfidano a colpi di scandali e menzogne.

Momenti Cult e Scene Esagerate di Candidato a sorpresa

Il film offre un repertorio di momenti assurdi e scene al limite del grottesco. Chi può dimenticare la scena in cui Ferrell, in un momento di furia cieca, prende a pugni un povero cagnolino? O quella in cui Zach Galifianakis legge un discorso scritto dai suoi burattinai, sbagliando completamente tono e dando vita a uno dei momenti più imbarazzanti mai visti in una campagna elettorale (e questo la dice lunga, considerando la politica americana).

Candidato a Sorpresa Vale la Pena?

Se ami la satira politica sporca e senza freni allora questo film fa al caso tuo. Se invece cerchi una riflessione seria sulla democrazia, girati dall’altra parte e vai a guardare un documentario di Michael Moore. A noi della politica non interessa ma il modo arguto e fuori di testa con il quale Candidato a sorpresa tratta l’argomento è qualcosa che non potevamo di certo ignorare.

Candidato a Sorpresa magari non rivoluzionerà il genere ma regala risate fragorosamente oneste e un cinico sguardo su un sistema elettorale che spesso assomiglia più a un reality show che ad una vera competizione per il bene del popolo. In un’epoca dove la politica è sempre più assurda della satira stessa questo film resta una parodia amara attuale ed irresistibile.

Hank Cignatta

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