Phil Collins, il ribelle che ha scritto la storia del pop rock

Phil Collins, il ribelle che ha scritto la storia del pop rock

Sfreccio per le strade di Nevrotic Town a bordo della mia fedele Great Point Blue Shark. Le gomme dell’auto fendono l’acqua che da qualche giorno si è abbattuta sulla città. Dalle casse della mia autoradio si propagano le note di In The Air Tonight di Phil Collins e l’attesa nel grigio e congestionato traffico cittadino si fa meno pesante.

Un Genio in Bilico tra Successo e Disastro

Phil Collins non è un semplice batterista che si è messo a cantare. Phil Collins è un animale mitologico, una chimera musicale che ha divorato gli anni Ottanta con la ferocia di un drago in overdose di sintetizzatori. Mentre il mondo si leccava ancora le ferite post-Beatles, lui si insinuava tra i solchi della cultura pop con la delicatezza di un carro armato in corsa.

Phil Collins durante un concerto

Dai Genesis alla Gloria Solista: Il “Tradimento” Perfetto

C’era una volta una band di prog-rock chiamata Genesis, piena di spirito artistico e stranezze teatrali. Poi arriva lui, Phil, prima dietro le pelli, poi al microfono e la magia cambia direzione. Il prog? Dimenticato. È il tempo delle ballate radiofoniche, delle hit globali, delle batterie esplosive che sembrano colpi di pistola sparati nel cuore della notte. “In the Air Tonight” diventa un’arma sonora, un manifesto di vendetta in 4/4.

Phil Collins, L’uomo che vendette il ritmo a Miami

Da qualche parte, tra i neon accecanti e le palme che ondeggiano nel vento caldo della Florida, c’era un suono. Un suono che sapeva di notti infinite, di cocaina e giacche di lino color pastello. Quel suono aveva un nome: Phil Collins. E se pensate che fosse solo il solito ex-batterista dei Genesis, vi sbagliate di grosso. Collins non ha solo scritto la colonna sonora mentale degli anni Ottanta, ma si è spinto oltre, fino a diventare parte integrante di Miami Vice, il telefilm che ha trasformato la cultura pop per sempre.

Il Suono di una Generazione (e di una Drum Machine Maltrattata)

Collins non è solo una voce, è un marchio. Il suo drumming, spesso accompagnato dal celebre gated reverb, esplode nelle casse come una dichiarazione di guerra. Sussudio, Another Day in Paradise, Against All Odds: ogni canzone è una lama affilata piantata nella coscienza collettiva del pop anni Ottanta.

Phil Collins e il Precipizio: Dal Top al Baratro

Ma la gloria ha un prezzo, e Phil lo paga tutto. Il divorzio lo annienta, le critiche lo massacrano, il pubblico si stanca. Il suo volto iconico diventa bersaglio di meme prima ancora che internet li inventi. Da divinità del pop a capro espiatorio della musica mainstream il passo è breve. Collins cade, si rialza, ricade. La batteria diventa un nemico per il suo corpo malconcio.

Nel 2006 prende parte al videogioco Gta Vice City Stories, spin off del celebre videogioco Gta Vice City per la console Play Station Portable di casa Sony. Collins è la prima celebrità ad interpretare sé stesso nella famosa saga di videogiochi, diventati nel tempo dei veri e propri classici del genere e questa mossa gli permette di essere scoperto anche dalle nuove generazioni.

Phil Collins, La Resurrezione di un Mito

Negli ultimi anni, Phil Collins ha dimostrato che gli dèi della musica non si ritirano, al massimo rallentano. Torna in tour, anche se lo fa seduto. La sua voce non ha più la potenza di un tempo ma conserva quella malinconia universale che continua a far emozionare generazioni di ascoltatori.

Phil Collins: L’Uomo, la Leggenda

Dicono che la grandezza si riconosce quando qualcuno diventa più grande del suo stesso mito. Phil Collins, con la sua batteria martoriata e il suo cuore sempre in frantumi, è ancora qui. Nonostante tutto, la pioggia cade ancora nel paradiso della sua musica.

Hank Cignatta

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