Lucio Corsi, la rivelazione rock di Sanremo 2025

Lucio Corsi, la rivelazione rock di Sanremo 2025

Tradizionalmente il festival di Sanremo è terreno fertile per polemiche sterili fini a loro stesse, dove la spasmodica caccia al torbido e allo scandalo giungono al limite del morboso (e forse anche di più). Tra domande di dubbio gusto fatte da alcuni colleghi, la presunta mancanza di empatia di Carlo Conti affetto da una fretta baudiana e altre amenità da social che niente hanno a che fare con la musica in fondo c’è qualcosa di buono che proviene da Sanremo 2025: Lucio Corsi.

Un Cantastorie Fuori dal Tempo e dallo Spazio

Il rock italiano ha bisogno di una scossa elettrica fatta di sogni lisergici e racconti onirici e Lucio Corsi è l’elettroshock perfetto. Un proverbio cinese (o almeno così credo) afferma che la mente teme ciò che è sconosciuto: eccoli lì quindi, i presunti appassionati italiani di rock, i quali affermano di dare ritmo alle proprie giornate con i mostri sacri di questo leggendario genere musicale che sputano veleno a priori su qualcosa che suona diverso da tutto ciò che sono soliti ascoltare. Ma questo è un discorso che si rifà all’ignoranza, spesse volte requisito fondamentale per vivere in questa moderna società liquida.

Lucio Corsi in uno dei suoi costumi

Il cantautore maremmano non si limita a scrivere canzoni: lui costruisce mondi, impasta il quotidiano con l’immaginario, indossa giacche che sembrano uscite da un film di Wes Anderson e trasforma ogni esibizione in un piccolo viaggio interstellare. Ma chi è davvero Lucio Corsi? Un menestrello del futuro? Un alieno atterrato nei boschi della Toscana? Il figlio artistico di Alberto Camerini? O forse solo un poeta che ha capito che la realtà è troppo stretta per essere presa sul serio?

Dalla Maremma alle Stelle: Un Cantastorie Fuori dal Tempo

Lucio Corsi nasce a Vetulonia, un paesino in provincia di Grosseto, dove la storia si mischia alla leggenda. E forse è proprio per questo che le sue canzoni hanno sempre un retrogusto mitologico, come se raccontassero storie di epoche indefinite, in bilico tra passato e futuro. Inizia il suo viaggio musicale con un folk acido e surreale, impregnato di immagini che sembrano partorite dalla mente di un bambino cresciuto tra i vinili di David Bowie e le favole di Esopo.

L’album Bestiario Musicale del 2015 è una collezione di racconti cantati, dove gli animali diventano protagonisti di avventure psichedeliche. Ma è con Cosa faremo da grandi? (2020) che il suo stile esplode davvero: chitarre glam-rock, liriche fiabesche e una teatralità che lo rende un caso più unico che raro nella scena musicale italiana.

Un’Estetica da Dandy Alieno

Non si può parlare di Lucio Corsi senza menzionare il suo stile. Abiti sgargianti, pantaloni a zampa, giacche di velluto e camicie floreali: un’estetica che sembra rubata direttamente ai grandi maestri del glam ma reinterpretata con un’ironia tutta italiana.

Uno dei tanti look di Lucio Corsi

Sul palco la sua presenza scenica è ipnotica. Oscilla tra la teatralità di Marc Bolan dei T- Rex e la dolce follia di un freak di provincia in grado di trasformare ogni concerto in una sorta di rito collettivo, un viaggio mistico attraverso le praterie della sua immaginazione.

Parole come Stelle Cadenti: Il Lirismo di Lucio Corsi

Cosa rende le sue canzoni così speciali dunque? Il segreto sta nelle parole, nei testi che sembrano scritti sotto l’effetto di una notte d’estate passata a guardare il cielo. Lucio Corsi racconta la bellezza del mondo con la leggerezza di un funambolo, mescolando poesia e nonsense, ironia e romanticismo cosmico.

Prendiamo ad esempio Trieste: un pezzo che potrebbe essere una filastrocca per adulti, con immagini che si accendono come fuochi d’artificio nella mente. Oppure Freccia Bianca, che trasforma un viaggio in treno in un’odissea esistenziale con echi di Kerouac e ruggiti di chitarra.

Il Futuro? Un’Avventura da Scoprire

La scena musicale italiana ha bisogno di artisti come Lucio Corsi: visionari, liberi, capaci di reinventare il rock senza paura di sembrare troppo eccentrici. Che cosa gli riserverà il futuro noi di certo non possiamo saperlo. L’unica certezza è che finalmente c’è un artista genuino capace di far capire al pubblico il suo amore per la musica e capace di trasmettere emozioni, indipendentemente da tutto. Polemiche Sanremesi comprese.

Hank Cignatta

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