Tenacious D e il plettro del destino: epicita’ rock allo stato puro!

Tenacious D e il plettro del destino: epicita’ rock allo stato puro!

Il 2003 è stato un anno epico per essere un ragazzino: il mondo era una giungla sana tutta da esplorare, i capelli bianchi non erano decisamente un problema e Dave Grohl esprimeva il proprio schifo per i Gemelli Diversi in diretta su TRL. In sostanza, con gli occhi di un adolescente il mondo non faceva ancora schifo come avrebbe fatto molti anni dopo. Dal punto di vista musicale i The Darkness pubblicano il loro fenomenale album di debutto intitolato Permission to Land, Mtv non era diventata una succursale di reality show, Eminem raccontava la storia dell’8 Mile e il cinema aveva regalato quella perla che sta sotto il nome di School Of Rock.

Il momento storico in cui Dave Grohl, ospite su MTV a TRL, espresse il proprio disappunto sui Gemelli Diversi

L’Inizio di una Leggenda: Quando il Rock Chiamò, Jack Black Rispose. LA NASCITA DI tENACIOUS d E IL PLETTRO DEL DESTINO

Nel 2006 invece, mentre il mondo iniziava a nutrirsi in modo malato di reality show e pop patinato, un film scese sulla Terra come un fulmine divino: Tenacious D e il Plettro del Destino (nella versione italiana Tenacious D e il destino del rock). Un’odissea rock ‘n’ roll, un viaggio mistico tra demoni, chitarre infuocate e l’eredità sacra di Dio (Ronnie James eh, ben inteso) stesso: il metal. Alla guida di questa missione, due apostoli del riff: Jack Black, l’uragano umano con una voce da tempesta e uno spirito da paladino, e Kyle Gass, il saggio monaco con una chitarra acustica e una pazienza infinita. Ma questo non è solo un film. Questo è un grido di battaglia, un testamento per chiunque abbia mai imbracciato una chitarra davanti allo specchio sognando di incendiare l’arena.

Il poster italiano del film

Il Viaggio dell’Eroe (Metalhead Edition)

La trama è tanto semplice quanto geniale: JB (Jack Black) e KG (Kyle Gass) vogliono diventare la più grande band del mondo. Ma c’è un problema: il mondo non è pronto per loro. Così, in una sacra ricerca degna di Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, i due scoprono che tutte le leggende del rock hanno usato lo stesso plettro magico: Il Plettro del Destino, intagliato da un dente di Satana.

E qui la storia esplode in un’orgia di riferimenti alla storia del rock, viaggi onirici, allucinazioni psichedeliche e una colonna sonora che potrebbe risvegliare i morti. Dai cameo leggendari (Dio! Meat Loaf! Dave Grohl nei panni di Satana!) ai dialoghi assurdi, ogni scena è una lettera d’amore al rock ‘n’ roll.

Il Momento Epico di Tenacious D e il plettro del destino: La Sfida con Satana

E poi arriva lo scontro finale, la battaglia definitiva tra il bene e il male, tra la luce del rock puro e le tenebre del cosiddetto mainstream. Il diavolo in persona (interpretato da un magistrale Dave Grohl) sfida i Tenacious D in un’epica Battaglia delle Band, un duello di riff e liriche infuocate in cui si gioca tutto: gloria, libertà e, soprattutto, il culo di JB.

E così nasce “Beelzeboss”, uno dei brani più epici nella storia del cinema musicale. Chitarre che squarciano il cielo, voci che gridano alla luna, energia pura distillata in note e sudore.

Perché Questo Film è Cult Assoluto?

Perché non si prende mai sul serio e proprio per questo motivo è autentico. È un’opera dedicata a tutti quelli che hanno sognato di salire su un palco e conquistare il mondo a colpi di chitarra elettrica e di assoli assassini. Non importa che il film al botteghino sia stato un flop colossale: il tempo ha reso giustizia ai Tenacious D. Oggi è un film di culto, venerato dai veri amanti del rock come la Bibbia del Caos e delle Sei Corde. E poi c’è la colonna sonora. “Kickapoo”, “Master Exploder”, “Dude (I Totally Miss You). Ogni traccia è una gemma incastonata nell’altare sacro del rock demenziale.

Conclusione: Il Rock Non Muore Mai

“Tenacious D e il Plettro del Destino” non è solo un film: è un rito d’iniziazione. Se non l’hai visto, non puoi definirti un vero rocker. Se l’hai visto e non hai sentito il bisogno di imbracciare una chitarra e partire per un tour immaginario beh, forse è il caso di rimediare.

Hank Cignatta

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