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    School Of Rock, la commedia che ha insegnato il rock ad una generazione

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    School Of Rock si è abbattuto come un ciclone nelle sale cinematografiche nell’anno del Signore 2003, un periodo tutto sommato interessante per essere un adolescente brufoloso in piena tempesta ormonale che cercava di muovere i primi passi in questo incasinato gioco da tavolo chiamato vita. Un pomeriggio come tanti nel dicembre di quell’anno ero a casa della compagnia di amici che frequentavo all’epoca, a fare casino come sempre. Eravamo uno scalcagnato quartetto con velleità di divertirsi, fare casino e conoscere più ragazze possibili facendo ad intermittenza dell’incasinato e grezzissimo rumore che eravamo fieri di definire rock, La televisione, come da rito, era perennemente sintonizzata su Mtv e durante una pausa pubblicitaria passa il trailer in lingua originale di School Of Rock. La cosa sconvolse le nostre fragili e giovani menti e non vedevamo l’ora di poterlo vedere nelle sale italiane.

    Jack Black, protagonista di School Of Rock

    In tempi in cui il fascino e il potere commerciale del rock erano ancora una consolidata realtà School Of Rock rappresentava una potentissima campagna di marketing per far conoscere alle nuove generazione i mostri sacri che con la loro musica hanno fatto la storia di questo genere musicale. Jack Black è il mattatore di questa commedia, scritta appositamente per lui dallo sceneggiatore Mike White (un caso? No, ovviamente!) e diretta da Richard Linklater. Black interpreta il ruolo di Dewey Finn, squattrinato musicista scansafatiche che sogna di poter diventare una rockstar. Condivide l’appartamento con il suo amico ed ex compagno di band Ned, il quale ha messo il basso e ogni sogno di gloria in soffitta per diventare un rispettabile insegnante supplente ed essere vessato dall’invadente fidanzata Patty (che lavora nell’ufficio del sindaco della città). Un giorno, approfittando dell’assenza in casa di Ted, Dewey intercetta una telefonata a lui riservata e si spaccia per il suo amico. Accetta un lavoro come insegnante nella prestigiosa scuola privata Horace Green, dove verrà a contatto con una classe di giovani ragazzi che grazie a lui impareranno a non vivere più all’ombra dei desideri dei loro genitori. Il tutto creando una grande epica a ritmo di rock.

    Jack Black in una scena del film dove spiega la genesi del rock nella famosa scena della lavagna

    Il film ha permesso a Jack Black, già apprezzato attore sia di ruoli comici che drammatici, di mettere in mostra tutta la sua dirompente simpatia nonché passione per il rock. Parallelamente alla sua carriera di attore ha sviluppato anche quella musicale, militando nel gruppo dei Tenacious D (in coppia con il suo amico Kyle Gass) protagonista di una dissacrante commedia intitolata Tenacious D e il destino del rock. School Of Rock è diventato rapidamente negli anni una vera e propria pellicola cult, capace di raccontare una storia sinceramente divertente che fa da contorno al mondo del rock nel quale naviga. Attualmente sarebbe impensabile poter fare un film del genere e sperare che possa avere successo, in quanto sono drasticamente cambiati i gusti musicali delle nuove generazioni e l’interesse della stessa nel rock.

    Jack Black nell’esibizione finale del film

    School Of Rock è senz’altro un film divertente e geniale, capace tutt’oggi di annoverare un numero significativo di appassionati. Dall’idea originale del film sono stati creati uno spettacolo teatrale (che ha visto anche una sua versione italiana con Pasquale Petrolo ( in arte Lillo) nel ruolo di Dewey Finn che fu di Jack Black) e una serie tv prodotta da Nickelodeon. Quest’ultima, benché si basi sull’idea originale del film, ha stravolto l’essenza stessa della pellicola, rendendo l’idea cinematografica un qualcosa di completamente diverso sia nei contenuti che nella reale bontà della comicità delle battute. Resta il rammarico per il sequel, dato per possibile dallo stesso Jack Black nel 2008 nel corso di un intervista ma poi smentito dallo stesso quattro anni dopo. D’altronde i capolavori sono irripetibili.

    Hank Cignatta

    ® Riproduzione riservata

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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