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    Un Natale esplosivo: il vero cult della commedia natalizia

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    Data stellare 20 dicembre 2023. Non ce la faccio davvero più. Sono intrappolato in questa bolla natalizia di finto perbenismo e stucchevole dolcezza che non vedo davvero l’ora che finisca. Il panorama fuori dalla mia finestra mi porta a giganteschi alberi di Natale addobbati per essere poi disfatti e riportati nell’ombra delle soffitte e a colorate luci intermittenti che non fanno altro che fare gioco ai fornitori di luce elettrica. Mentre con il mio telecomando mi ritrovo a fare una delle ultime sessione di zapping dell’anno, mi imbatto in un canale televisivo che trasmette grandi classici non stop ventiquattro ore su ventiquattro. Il tasto info mi rende noto che dopo la pausa pubblicitaria sarebbe andato in onda il film Un Natale Esplosivo. Mi stropiccio gli occhi, in quanto è uno di quei film che, con parecchia difficoltà, volevo recuperare da diverso tempo. Butto una veloce lettura alla trama per accertarmi che sia proprio lui e non appena ricevuta conferma, lancio via il telecomando pronto per godermi lo spettacolo.

    Il titolo originale del film è National Lampoon’s Christmas Vacation e fa riferimento alla rivista umoristica chiamata appunto National Lampoon (Satira Nazionale), pubblicata dal 1970 al 1998 che ha generato anche film, spettacoli teatrali e radiofonici e alcuni libri. E’ stato anche il trampolino di lancio per la carriera di grandi stelle della comicità quali John Belushi, Chevy Chase (protagonista in questo film), Bill Murray e molti altri. Tra i film più di successo di questo franchise merita una menzione particolare National Lampoon’s Animal House, noto qui da noi semplicemente come Animal House, che segnerà il debutto cinematografico del leggendario John Belushi. Il titolo di questo film di cui oggi vi voglio scrivere venne poi semplificato in italiano in Un Natale esplosivo per aiutare lo spettatore medio italiano (che non aveva riferimenti culturali riguardo il progetto comico americano) a comprendere meglio il contenuto della trama della pellicola. Un Natale Esplosivo è il terzo capitolo della saga cinematografica (basato sul racconto Christmas ’59 dello sceneggiatore John Hughes, pubblicato sulla rivista National Lampoon) che vede protagonista la famiglia dei Griswold e il primo che li vede alle prese con le vacanze natalizie (precedono questo film infatti National Lampoon’s Vacation del 1983 ambientato in estate, Ma guarda un po’ sti americani! del 1985 che porterà le vicende dei Griswold in Europa tra Londra, Parigi e Roma, questo film natalizio del 1989 e Las Vegas- In vacanza al casinò del 1997). Tutte queste pellicole vedono come membri fissi del cast Chevy Chase e l’attrice Beverly D’Angelo.

    La famosa e criticata copertina del numero sette di National Lampoon. Non fracassateci le palle con il vostro inutile buonismo, altrimenti avete davvero sbagliato giornale online.

    Il film vede la famiglia Griswold di Chicago che si prepara per le vacanze di Natale: il capofamiglia Clark insieme alla moglie Ellen e ai figli Rusty (interpretato da un giovanissimo Johnny Galecki, celebre anni dopo per il ruolo di Leonard Hofstadter nella serie tv Big Bang Theory) e Audrey (interpretata da una giovane Juliette Lewis) si recano nel vicino bosco per scegliere l’albero ideale per le feste. Una volta trovato però, Clark si rende conto di non avere la sega per potarlo ed è quindi costretto a sradicarlo e caricarlo sul tetto della sua auto. Una volta giunti a casa Clark prepara l’albero e si rende conto che quest’ultimo è decisamente troppo grande per l’abitazione ma riesce tutto sommato a porre soluzione al problema. Non sarà per lui affatto facile allestire l’esterno della sua abitazione con le circa venticinquemila luci natalizie appositamente scelte per abbellire la facciata della sua villa. Anche qui capiteranno una serie di sfortunate situazioni che però andranno a buon fine, senza intaccare lo spirito natalizio di Clark.

    L’espressione di Clark Griswold (Chevy Chase) una volta accese le venticinquemila luci natalizie che permettono di vedere la sua casa anche dallo spazio

    Quest’ultimo aspetta con ansia anche la gratifica natalizia del suo capo, con il quale spera di poter costruire una piscina per la sua famiglia e poterla inaugurare nella bella stagione. Con l’arrivo dei genitori di Clarke ed Ellen arriva anche un ciclone di problemi, fraintendimenti e situazioni assurde che renderanno il Natale 1989 della famiglia Griswold sicuramente da ricordare. Il tutto aumenta di spessore con la presenza di Eddie, cugino di Ellen, casinista professionista ed interpretato dal grandissimo Randy Quaid.

    La locandina originale del film

    Un Natale esplosivo si discosta dal filone dei classici film natalizi che durante il periodo affollano i palinsesti dei network televisivi tradizionali e delle piattaforme streaming a pagamento: è una commedia brillante, si ride amaro e fa della cornice del periodo natalizio qualcosa da dissacrare con intelligente comicità. Chevy Chase (il quale non abbandonerà il ruolo di Clark Giswold fino alla fine dei film dedicati alla serie) è il mattatore assoluto di questo tipo di comicità diventata ormai classica e, se vogliamo, anche un po’ di nicchia in tempi in cui non si è più capaci di ridere di qualcosa che non sia preventivamente visto e corretto dal maledetto pensiero unico galoppante del disastroso politicamente corretto. Certo, anche alla fine della pellicola giunge il lieto fine ma non è per niente scontato ed è decisamente sudato. Un film tutto da guardare e riscoprire, esattamente come tutti gli altri film della stessa serie. Un vero classico di Natale, per tutti coloro che sono abbastanza stufi di dover vedere sempre Una poltrona per due.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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