Gonzify Yourself!

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato/a sul mondo del giornalismo Gonzo!

    Bad Literature Inc

    Botte, insegnamenti, mutandine e tante risate: la storia di Great Teacher Onizuka, uno degli anime (e manga) più cazzuti di sempre

    Spread the love

    Il mondo dell’animazione giapponese è uno sconfinato e colorato universo, in grado di regalare una grande varietà di emozioni che sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo di intere generazioni, anche italiane. Molti manga (termine giapponese che indica i fumetti) e anime (opere di animazione di produzione giapponese) sono dei classici che ci hanno tenuto compagnia durante la nostra infanzia ed adolescenza, rendendo la vita di tutti i giorni decisamente più interessante per la durata di uno o più episodi (o volumi, nel caso dei manga). Basti pensare a titoli del calibro di Jeeg Robot d’Acciaio (la cui sigla iconica è ancora ben impressa nella generazione degli anni Settanta e non solo) Capitan Harlock, l’Uomo Tigre, Rocky Joe, Ken il Guerriero, Lupin III, Candy Candy, Lamù, Doreamon, Holly & Benji, Lady Oscar, Dragon Ball, Once Piece, Gintama, Ranma 1/2, Slam Dunk, Bleach, Death Note, Detective Conan e tanti altri per comprendere come l’animazione nipponica abbia attecchito molto nell’immaginario collettivo occidentale.

    Un’immagine con alcuni dei personaggi principali dei manga e degli anime più famosi

    Molti di questi successi nascono prima come manga, pubblicati in volumi su Weekly Shonen Magazine, una delle riviste più famose e vendute in Giappone per quanto riguarda i fumetti, per poi diventare delle serie animate. Queste vere e proprie arte d’animazione hanno molti elementi che caratterizzano aspetti degli usi e dei costumi nipponici che variano dalla società, l’istruzione, il divertimento, le arti marziali e il misticismo. Tra le serie che meglio rappresentano il Giappone vi è GTO, Great Teacher Onizuka, manga pubblicato in venticinque volumi su Weekly Shonen Magazine tra il 1996 e il 2002. Scritto e disegnato dal fumettista nipponico Toru Fujisawa, dal manga è stata tratta anche una serie animata della durata di quarantatré episodi.

    Eikichi Onizuka, protagonista della serie

    La serie vede protagonista Eikichi Onizuka, ventiduenne studente universitario ed ex teppista (membro del duo Oni- Baku di Shonan, conosciuto e temuto nel mondo della malavita), accanito fumatore ed appassionato di videogiochi. Dopo aver ottenuto un appuntamento con una bella ragazza che in seguito si rivelerà essere fidanzata con un vecchio professore, Eikichi decide di seguire la carriera di insegnante per poter corteggiare il maggior numero di ragazze possibile. A causa della sua cronica sbadataggine non riesce a presentarsi al concorso per l’abilitazione all’insegnamento presso la scuola pubblica. Determinato a perseguire il suo scopo, tenta un colloquio presso l’istituto privato Kissho con pessimi risultati. Durante un episodio in cui uno studente tenta di aggredire un professore Eikichi dimostra un’indomita forza di spirito che spingeranno la preside dell’istituto ad assumerlo e ad affidargli l’educazione della classe 3-4 delle medie, nota per essere una delle più problematiche di tutta la scuola.

    Onizuka durante il suo primo giorno di lavoro

    Onizuka si approccia all’insegnamento con metodi innovativi, stravolgendo le rigide regole orientali che vedono nella classe il ruolo dell’insegnante elevato al pari di quello di una divinità. I suoi comportamenti bizzarri, la sua determinazione a compiere al meglio il suo ruolo e il suo coraggio faranno si che possa entrare, episodio dopo episodio, nel cuore degli studenti di quella classe responsabile del licenziamento di numerosi professori. I videogiochi e le ragazze sono i suoi punti deboli ma Onizuka sa essere leale e in grado di tirare fuori il meglio delle persone che vengono a contatto con lui. La serie di Fujisawa affronta temi delicati come il bullismo, il suicidio, la grande competizione presente nell’istruzione giapponese in un modo unico capace di far immergere lo spettatore nel contesto narrato. GTO ha anche il pregio di mostrare molti aspetti della società giapponese, dai piatti tipici agli usi e costumi di una società molto frenetica ma ordinata e piena di valori.

    In Italia è stata trasmessa su Mtv all’interno del leggendario programma Mtv Anime Night, con pesanti tagli e una massiccia censura al doppiaggio atti a modificare alcuni elementi presenti nella versione originale dell’opera (come, ad esempio, la minore etò di alcuni personaggi e alcune scene ritenute “sconvenienti”). In GTO sono numerosi i riferimenti ad altri anime e manga come Rocky Joe, Ken il Guerriero, Doraemon, Dragon Ball e tanti altri. Il personaggio di Eichiki Onizuka è diventato, negli anni, uno dei più famosi e riconoscibili della moderna animazione giapponese. Un vero e proprio capolavoro di comicità che riesce anche a far riflettere su tematiche che non sono mai fuori moda.

    Hank Cignatta

    ® Riproduzione riservata

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

    Post a Comment

    Bad Literature Inc. ©

    T. 01118836767

    redazione@badliteratureinc.com

    redazioneuppercut@yahoo.it

    alancomoretto@virgilio.it