
Intervista a Lory666, presidente e fondatore degli Hells Angels Motorcycle club Milano Parte due
D: Prevalentemente i tuoi scritti sono autobiografici dicevi. Vedi lo scrivere come un diario. Hai mai pensato ad altre forme di medialità dopo tante pubblicazioni? Scrivere per la TV ad esempio.
L: No, mi piace pensare che quello che scrivo lo lascio sulla pagina biker italiana: un pò di storia, i ricordi di chi ha fatto le cose prima e come le ha fatte. Per fare qualcosa per la tv bisognerebbe esagerare, se no non verrebbero nemmeno considerate e non è certo questo il modo con cui voglio che la gente capisca com’è e cos’è il mondo biker italiano.

D: Io provengo dall’ambito musicale underground. Prevalentemente dal metal/hardcore. In questo movimento non ce stato molto ricambio generazionale. Ascoltano tutti Trap. Le nuove generazioni si avvicinano/interessano al movimento bikers?
L: Stiamo un pò perdendo i nostri valori, la nuova generazione è il risultato di una società che vuole tutto e e subito, ma questo non fa per noi. Poi, qualche ragazzo che capisce il nostro stile di vita c’è e a loro toccherà portare avanti la nostra filosofia, altrimenti non ne rimarrà più niente e quello che abbiamo fatto in tutti questi anni verrà messo nel dimenticatoio. Ma la moto è così: o la ami o la odi.
D. Controversy
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