George Foreman, tributo ad un mito immortale della boxe

George Foreman, tributo ad un mito immortale della boxe

E’ notte fonda quando, dagli Stati Uniti, giunge la notizia della morte di George Foreman. Sgrano gli occhi sullo schermo del mio telefono intelligente, come a voler rendermi realmente conto della veridicità di quella notizia. Mi stropiccio gli occhi e cerco ulteriori conferme che giungono in pochi istanti e quella notte mi sembra più buia che mai. Un altro campione della storia della boxe è entrato ufficialmente nell’Olimpo dei più grandi dello sport dei re.

George fOREMAN: L’Uomo, il Mito, la Leggenda

George Edward Foreman il colosso del ring, ha lasciato questo mondo all’età di 76 anni. Ma ridurre la sua esistenza a una semplice statistica sarebbe come descrivere un uragano come una leggera brezza. La sua vita è stata un turbinio di pugni, sudore, redenzione e successo. Un viaggio che merita di essere raccontato con la stessa intensità con cui ha vissuto.

George Foreman

Il suo non è solo un nome nella storia della boxe: è una forza della natura, una macchina da guerra, un eroe che ha riscritto le regole del pugilato. Dalla polverose strade di Marshall, Texas, alla gloria dei titoli mondiali, la sua storia è un’epopea fatta di cadute, resurrezioni e rivincite. Ma non si tratta solo di pugni e KO devastanti: Foreman è il simbolo vivente della determinazione, del riscatto e delle seconde possibilità.

George Foreman e L’Ascesa del Predatore del ring

Alla fine degli anni Sessanta un giovane Foreman marcia nei vicoli bui della sua esistenza, un ragazzo ribelle che sembra destinato alla perdizione. Ma come spesso accade il pugilato lo salva. Sotto la guida del leggendario Dick Sadler, il gigante texano scopre il suo talento letale.

A sinistra il leggendario allenatore Dick Sadler guarda George Foreman mentre si allena per il famoso incontro contro Alì del 1974 a Kinshasa e passato alla storia come The Rumble In The Jungle

l 1968 fu l’anno in cui il mondo conobbe la potenza di Foreman. Conquistò l’oro olimpico a Città del Messico, dimostrando che un ragazzo del Texas poteva dominare il mondo. Ma non si fermò lì.

Nel 1973, demolì Joe Frazier in una performance che fece tremare i pilastri del pugilato. Il trono dei pesi massimi era suo e il mondo osservava con timore e ammirazione.

La caduta e la redenzione: il duello con Ali e la rinascita spirituale

Ma ogni leggenda affronta la sua nemesi. Nel 1974, a Kinshasa, Zaire, Foreman incontrò Muhammad Ali nel leggendario incontro passato alla storia con il nome di Rumble in the Jungle. Ali, con la sua danza ipnotica e la lingua affilata, sconfisse Foreman infliggendogli la sua prima sconfitta professionale.

Questo non fu solo un colpo al corpo ma anche (e soprattutto) all’anima. Foreman si ritirò nel 1977, cercando risposte oltre il ring. Trovò conforto nella fede, diventando un predicatore e dedicando la sua vita a guidare gli altri fuori dall’oscurità.

George Foreman nelle vesti di predicatore. Una passione, quella della fede, che lo accompagnerà fino alla fine

Il ritorno del re: George Foreman e la seconda venuta sul ring

Il richiamo del ring però è forte. Nel 1987, all’età di 38 anni, Foreman tornò. Non era più il giovane furioso ma un veterano saggio con un fuoco interiore. E nel 1994, a 45 anni, fece l’impensabile. Sconfisse Michael Moorer, diventando il campione dei pesi massimi più anziano della storia. Un’impresa che risuonò come un tuono nel mondo dello sport.

Oltre il ring: l’imprenditore e l’icona culturale

Foreman non è solo pugilato. Ha lasciato il segno anche fuori dal ring. Ha rivoluzionato il mondo con il George Foreman Grill, ha ispirato generazioni con la sua capacità di adattamento e ha dimostrato che l’età è solo un numero. Negli anni il volto di George Foreman è entrato nelle case degli americani come una figura di riferimento e anche nell’immaginario comune, grazie anche alla partecipazione in diversi spot pubblicitari.

Conclusione

George Foreman è più di una leggenda: è un monito vivente su come la vita sia fatta di secondi round, di ritorni epici e di vittorie conquistate con il sudore e con il cuore. La storia di Foreman non è solo quella di un pugile. È quella di un uomo che ha sfidato l’impossibile uscendone vincitore. E ora lassù gli incontri di boxe sono decisamente molto più interessanti di quelli che si organizzano qui oggigiorno.

Hank Cignatta

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