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    Jerry Cantrell, l’anima musicale del Grunge

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    Il Grunge ha avuto diverse sfumature nonché diverse figure che sono riuscite a declinarlo nelle sue diverse sfaccettature. In soli tre anni questo sottogenere musicale è riuscito a diventare parte della cultura rock planetaria, diventando di fatto l’ultima colonna sonora di un movimento socio-culturale in grado di fare una perfetta istantanea della sua epoca. E se i Nirvana rappresentano l’anima commerciale di questo movimento, con Kurt Cobain assurto a ruolo di profeta, gli Alice In Chains hanno dato forma alla versione più cupa del Grunge, decisamente più affine a sonorità quasi metal se vogliamo.

    Alcune delle migliori band della scena di Seattle. In senso orario: Pearl Jam, Nirvana, Soundgarden e Alice In Chains

    E gli Alice in Chains sono diventati qualcosa di unico nel loro sottogenere tanto grazie alla sublime ed iconica voce di Layne Staley quanto al graffiante suono della chitarra elettrica di Jerry Cantrell. Nato nel comune di Tacoma, nella contea di Pierce nello Stato di Washington, eredita dal lato materno il lato artistico, essendo sua madre musicista. Ascolta molto blues, genere che influenzerà molto la sua produzione musicale e il suo timbro stilistico. Riceve in regalo la sua prima chitarra a dodici anni ma si applica a studiarla solamente al compimento dei diciassette anni. Prima di allora fa parte del coro scolastico, che si esibisce prima delle partite di pallacanestro. Scoperto l’amore per lo strumento a sei corde, milita in molte band della sua città.

    Jerry Cantrell (a sinistra) con l’amico di sempre e cantante degli Alice In Chains, Layne Staley

    Il tutto cambia quando incontra, a metà degli anni Ottanta, il futuro cantante degli Alice in Chains Layne Staley, formando insieme a lui e al bassista Mike Starr e al batterista Sean Kinney una delle band più importanti e decisamente cazzute del panorama Grunge. Qui avrà modo di firmare alcuni dei riff più belli della discografia della band, riuscendo a muovere in modo sapiente le fila del suono del gruppo. Jerry Cantrell si può, definire senza timore di smentita alcuna, il guitar hero del Grunge. Quella chitarra elettrica pronta a riversare la sua rabbia elettrica da un muro di amplificatori direttamente nelle sinapsi stonate degli ascoltatori. E anche la sua carriera solista non è affatto male. Il suo album di debutto, Boggy Depot, viene pubblicato nel 1998. E’ un disco che presenta un lato molto intimista del grande chitarrista Grunge, con sonorità leggermente atipiche rispetto a quello alle quali generalmente si è solito associarlo. Ci riprova nel 2002 con Degradation Trip, disco dal piglio decisamente diverso dal precedente. Cantrell è un virtuoso chitarrista e un valente compositore e questo album ne mette in evidenza il grande talento.

    In seguito alla morte di Layne Staley, avvenuta nel 2002 per un overdose di speedball (mix di morfina o eroina con cocaina o crack) ha cercato di ridifinire le sue priorità, decidendo di riprendere in mano il destino degli Alice In Chains e pubblicando nel 2009 Black Gives Way To Blue, il primo album a distanza da quattordici anni dall’ultimo della band e il primo dalla morte di Staley, rimpiazzato (solo a livello di formazione, s’intende) da William DuVall. La vera ripresa del nome degli Alice in Chains avverrà nel 2009 con la pubblicazione di Black Gives Way To Blue, dove spicca tra tutti i brani Check My Brain in cui il sound inconfondibile della chitarra di Jerry cantrell rimanda al periodo d’oro dei lavori in studio della band.

    La nuova formazione degli Alice In Chains: il secondo da sinistra è Jerry Cantrell

    Poche sono i gruppi “bandiera” del Grunge ad essere sopravvissuti alla decimazione della droga, dove i loro carismatici frontman sono stati letteralmente divorati dai loro demoni interiori: in tempi più recenti le vicende di Chris Cornell dei Soundgarden e Scott Weiland degli Stone Temple Pilots prima e dei Velvet Revolver poi sono solo due delle figure che più sono venute a mancare di quell’irripetibile fermento culturale e musicale. E se Dave Grohl si può considerare come “il grande saggio” della nuova generazione di rockstar, Jerry Cantrell è e rimarrà sempre il guitar hero del Grunge.

    Hank Cignatta

    ® Riproduzione riservata

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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