Ozempic: miracolo dimagrante o moderna follia?
È una frizzante mattina di inizio gennaio e un vortice di notizie rimbalza sui social. Tra tragedie varie ed eventuali dagli Stati Uniti giunge un termine di cui ultimamente si sente parlare spesso, specialmente sui social network: Ozempic. Non si tratta di un nuovo cocktail alla moda o del nuovo trapper del momento ma bensì di un farmaco antidiabetico che sta spopolando per un effetto collaterale inaspettato: una miracolosa perdita di peso. In una nazione ossessionata dalla bilancia come gli Stati Uniti l’Ozempic è diventato il Santo Graal, trasformando corpi e accendendo dibattiti feroci su etica, salute e vanità.
Che cos’è Ozempic e perché tutti lo vogliono?
L’Ozempic, il cui principio attivo è il semaglutide, nasce come farmaco per il trattamento del diabete di tipo 2. Agisce imitando un ormone intestinale che regola l’insulina e il glucosio nel sangue, ma con un effetto collaterale non trascurabile: diminuisce drasticamente l’appetito. Risultato? Una perdita di peso impressionante. Negli Usa, dove l’obesità è considerata una pandemia a parte, Ozempic è diventato una soluzione rapida, quasi miracolosa. Celebrità, manager e persino adolescenti disperati si sono gettati su questo farmaco come naufraghi su una zattera. Le cliniche che lo prescrivono sono prese d’assalto, e i social media esplodono di testimonianze prima e dopo l’utilizzo.
Il prezzo della magrezza: tra miracolo e follia
Ma l’Ozempic non è un rimedio magico e ha un costo molto elevato. In America il prezzo si aggira intorno ai mille dollari al mese senza assicurazione. E poi c’è la questione non trascurabile degli effetti collaterali: nausea, vomito, stitichezza e, nei casi più gravi, pancreatite. Eppure, nessuno sembra preoccuparsene troppo. “Vale ogni centesimo,” dice un influencer che ha perso 15 chili in tre mesi. Il tono della sua voce è euforica, quasi religioso. “Mi ha cambiato la vita. Non sono mai stata così sicura di me stessa.”
Ozempic e i dilemmi morali: chi merita di usarlo?
ll fenomeno Ozempic non riguarda solo la chimica del corpo ma anche quella della società. I pazienti diabetici denunciano una carenza del farmaco, ora usato da chi vuole semplicemente dimagrire. La domanda è semplice: è giusto che chi non è malato lo utilizzi? In un video su TikTok una ragazza ammette di aver mentito al suo medico per ottenere una prescrizione. “L’ho fatto per me stessa,” dice, senza alcuna vergogna. E intanto gli hashtag sull’argomento accumulano milioni di visualizzazioni ogni giorno.
Il futuro della dieta: verso una società farmaco-dipendente?
L’Ozempic non è solo un farmaco ma il simbolo di un’epoca. Rappresenta il sogno (o l’incubo) di una soluzione facile in un mondo che cerca scorciatoie per ogni cosa. Per alcuni è un passo verso un futuro migliore, dove l’obesità sarà sconfitta. Per altri l’inizio di una dipendenza farmacologica su scala globale. Una cosa è certa: non è solo una storia di chili persi ma bensì di persone, desideri e paure. L’Ozempic è il riflesso di una società che continua a lottare contro l’incubo della propria immagine allo specchio. E noi, spettatori o partecipanti, non possiamo fare a meno di guardare.
Hank Cignatta
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