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    Ultimo Minuto, ovvero l’origine dei traumi della generazione degli anni Novanta

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    Rimango sempre affascinato di come Youtube, negli ultimi anni, abbia assunto il ruolo di cassetto della memoria digitale dei nostri ricordi. Vi si possono trovare spezzoni di pubblicità o di programmi televisivi entrati nell’immaginario collettivo o che, semplicemente, ci ricordano l’infanzia o tempi migliori. Violazione di copyright permettendo, s’intende. Al di là di questa annosa questione che potrebbe fuorviare il senso primario di questo mio articolo di oggi, nella prima metà degli anni Novanta c’era un appuntamento immancabile in tv il sabato sera. Su Raitre infatti andava in onda un programma intitolato Ultimo Minuto, il quale presentava vicende di vita vissuta di persone comuni che, per diversi motivi, si sono ritrovate in situazioni di serio pericolo alle volte rischiando anche di morire. Il format del programma si rifà ad un programma simile nei contenuti e nel titolo andato in onda sempre sulla Rai negli anni Settanta (questo chiamato però All’Ultimo Minuto), composto di tre stagioni da quattro episodi ciascuna. La regia del programma era di Ruggiero Deodato, uno dei maestri dell’horror italiano, famoso per aver diretto Cannibal Holocaust, una delle pellicole più famose del genere cannibal.

    Episodio del programma All’Ultimo Minuto degli anni Settanta. Si ringrazia per il video il canale Youtube Indimenticabile Tv

    L’edizione degli anni Novanta è stata condotta dai giornalisti Simonetta Martone e Maurizio Mannoni (tranne che per l’ultima stagione, condotta dalla sola Martone che ha ricoperto anche il ruolo di autrice del programma) i quali presentavano in ogni puntata i casi più straordinari ed incredibili di persone in situazione di serio pericolo riuscite poi a salvarsi (come dice il titolo del programma) all’ultimo minuto. E’ stato uno dei primi contenitori televisivi in cui si cercava di portare casi di pericolo per l’incolumità degli individui che potessero essere abbastanza credibili. Il ritmo della conduzione che caratterizzava le puntate era finemente messo a punto, dove si alternavano alcuni siparietti tra i conduttori che facevano alle volte da preludio alla presentazione del caso successivo, dapprima ricostruito in video e poi commentato con i diretti interessati invitati in studio per ripercorrere l’accaduto. Nonostante il lieto fine delle storie raccontate, il filo conduttore era caratterizzato dalla tensione. In un certo senso la sigla cercava già di mettere in guardia lo spettatore ma guardare gli episodi era davvero tutt’altra cosa.

    All’epoca ero poco più di un bambino e va da sé che guardare questo programma con gli occhi dell’infanzia fosse fonte di incubi o di preoccupazione per ogni oggetto che mi circondava. Ricordo ancora in senso di ansia che mi accompagnava durante la visione di alcune delle storie più forti della puntata, dettata dalla mia curiosità che mi portava ad eludere i controlli dei miei genitori che non volevano che lo guardassi affinché mi impressionassi troppo. E con il senno di poi se sono cresciuto in questo modo un motivo ci sarà anche. Punto forte del programma erano appunto le ricostruzioni degli incidenti, messe in scena con pochi mezzi e con comparse che erano lontane anni luce dalle nozioni base della recitazione (elemento che la differenziava parecchio da quella degli anni Settanta, dove la recitazione e il doppiaggio erano uno dei punti forti del programma). Tra i diversi casi “estremi” rappresentati quello che è mi è particolarmente rimasto impresso (e anche a molte altre persone della mia generazione) è quello dell’ascensore ghigliottina, grottesco nella sua rappresentazione tanto quanto nella drammaticità del caso. Ultimo Minuto ha riscosso un discreto successo, arrivando anche ad essere parodiato da Aldo, Giovanni e Giacomo negli sketch de Gli Svizzeri dove interpretavano il signor Rezzonico, perennemente affetto da ogni tipo di malessere che si mette sempre nei guai; Gervasoni, vicino di casa ed eterno nemico di Rezzonico e Huber, solerte agente della polizia cantonale che salva sempre la vita a Rezzonico e dal grilletto particolarmente facile.

    Ultimo Minuto andò in onda fino al 1997 ed ebbe anche una versione dai contenuti simili andata in onda su Italia 1 intitolata Eroi per caso e condotta da Marco Liorni. Ebbe però vita breve in quando la Rai e la Martone denunciarono Mediaset per plagio, in quanto la struttura e il contenuto del programma era pressoché identico a quello messo in onda dal programma di Raitre. Un ricordo sbloccato da quel cassettino della memoria che ogni tanto aprire fa decisamente piacere.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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