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    “Weird” Al Yankovic, il lato “strano” e divertente degli anni Ottanta

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    Anno nuovo, solita insonnia. Ciò che sarebbe dovuto essere un nuovo buon proposito per questo inizio di 2024 non è nient’altro che il medesimo punto di partenza con il quale ho incominciato e vissuto tutti gli altri. My only friend, insomnia, canterebbe un Jim Morrison in stato di grazia, parodiando il testo di una delle più celebri canzoni dei Doors e chiamata The End. Mi ritrovo dunque a vagare su Youtube in qualche video che fa da vera e propria capsula del tempo, catapultandomi in una decade e in una tipo di televisione che ormai non esiste più per una serie infinita di motivazioni. Mentre guardo spezzoni di vecchie pubblicità anni Ottanta, programmi provenienti sempre dalla medesima decade e video recuperati da vecchie videocassette, l’algoritmo di Youtube mi propone di fare un nuovo viaggio all’interno di ciò che il grande magazzino dei ricordi e delle emozioni di Internet è in grado di regalarmi. Non me lo faccio ripetere due volte e clicco sul video successivo: nel dettaglio mi appresto alla visione del video di un artista chiamato “Weird” Al Yankovic, una vera e propria icona degli anni Ottanta.

    Weird Al Yankovic in una foto degli anni Ottanta

    Ma prima di andare avanti un po’ di storia è davvero d’obbligo: Al Yankovic, al secolo Alfred Matthew Yankovic, è innanzitutto un cantautore e fisarmonicista: nasce in una famiglia di origini croate da parte paterna ed inglesi ed italiane da parte materna. La sua vita cambia quando, compiuti i sei anni, un venditore porta a porta si presenta sull’uscio della casa dei suoi genitori offrendo loro una scelta di lezioni di fisarmonica o di chitarra da seguire nella locale scuola di Lynwood, città della contea di Los Angeles dove abitavano. I signori Yankovic scelsero per il piccolo al la fisarmonica, che suonò per i successivi tre anni prima di decidere di diventare autodidatta. Al dimostrò subito di essere molto attivo e molto intelligente, arrivando a frequentare l’asilo un anno prima rispetto a tutti i suoi coetanei e saltando la seconda elementare in quanto già avanti sul programma scolastico. Durante tutta la sua infanzia fino all’adolescenza continua a studiare e ad esercitarsi con la fisarmonica, dimostrando scarso interesse per le attività sportive ma partecipando in maniera molto attiva alle attività extracurriculari e diventando anima di ogni corso o festa. Ottiene il diploma nel 1975 e l’anno seguente si iscrive presso la California Polytechnic State University dove prova a laurearsi in architettura. Per mantenersi agli studi trova lavoro come disk jockey presso la radio dell’università, dove ha modo di dimostrare il suo innato talento da intrattenitore e futuro animale da palcoscenico. In questo periodo inizia ad essere chiamato Weird (ovvero strano) da parte degli altri studenti in senso dispregiativo in quanto era diverso da tutti gli altri ragazzi ai quali piacevano il football americano e le altre cose per le quali, a quell’età e in quell’ambiente, si è ritenuti socialmente accettati.

    Un giovanissimo Weird Al Yankovic con la sua fisarmonica

    Nel 1979 Al era al suo ultimo anno di università e nelle classifiche imperversava My Sharona dei The Knack: decise quindi di registrare quella che sarebbe stata la sua prima parodia, intitolata My Bologna (intesa come mortadella e letta senza il suffisso gn, siccome gli americani non sanno dire mortadella e tante altre parole) e che parla di un uomo e della sua insensata ed insana passione per la mortadella, in cui l’unico accompagnamento musicale è dettato dalla fisarmonica suonata da Al. Per lui fu fondamentale la figura del Dr. Demento, un disk jockey e musicologo che conduceva un programma in una radio locale a Pasadena che trasmetteva solo musica demenziale. Il Dr. Demento è stato da sempre l’idolo di Al (il quale non si perdeva mai una puntata del suo show radiofonico) e decise di mandargli un nastro contenente My Bologna e altre canzoni. Il Dr. Demento rimase piacevolmente colpito, mandando in onda molto spesso le canzoni di Al e contribuendo così al suo successo. Gli ascoltatori adoravano quella canzone a tal punto da diventare una delle più richieste dello show del Dr. Demento. Al arrivò anche a incontrare gli stessi The Knack dopo uno spettacolo e il cantante della band Doug Fieger si disse un fan della parodia, arrivando a suggerire al vicepresidente della Capitol Records Rupert Perry di pubblicarla come singolo. Ciò fruttò ad Al un contratto di sei mesi con l’etichetta discografica che pubblicò My Bologna come singolo: qui Alfred incominciò ad accarezzare l’idea di poter vivere di questo e diventare un musicista di musica demenziale. E da lì tutto ebbe inizio.

    In seguito all’avvento di Mtv diversi video delle parodie di Weird Al vennero trasmessi a ritmo continuo, permettendogli di registrare anche il suo secondo album nel 1984 intitolato Weird Al Yankovic in 3D, il cui primo singolo estratto è Eat It, parodia del brano Beat It di Michael Jackson, il cui video è stato girato nella stessa location di quello originale. Ben presto Eat It si piazza al dodicesimo posto della Billboard Hot 100, permettendogli di avere grande successo amplificato dalla conduzione di un suo programma su Mtv intitolato Al Tv (andato in onda dal 1984 al 2006 e che si distinse per delle finte e dissacranti interviste che Al faceva ai vari artisti). Da quel momento in poi Weird Al ha parodiato (spesso con molta fortuna) i successi di artisti del calibro di Madonna, Prince, Coolio (celeberrima è Hamish Paradise, parodia di Gangsta Paradise), Los Lobos, Nirvana e molti altri. Diventò ben presto una figura di grande rilievo all’interno del panorama dello spettacolo statunitense e ricevere una sua parodia significava essere giunti realmente al successo. I suoi capelli lunghi ricci, i piccoli baffetti obliqui, i suoi occhiali da vista dalle spesse lenti e le sue camice hawaiane diventarono uno dei simboli degli anni Ottanta. Ha anche realizzato dei film come UHF- I Vidioti, che rappresenta un concentrato puro dello stile comico dell’artista (il quale ha parodiato film quali Rambo, Moonwalk di Michael Jackson e molti altri riferimenti cinematografici e non solo), si è aggiudicato ben cinque premi Grammy e undici successive nomination, quattro dischi d’oro e sei di platino solo negli Stati Uniti. Un personaggio particolare, strano per l’appunto, che ha fatto di tutta la sua carriera un vero e proprio inno al divertimento senza mai incorrere nell’errore di prendersi troppo dannatamente sul serio. In questo mondo c’è bisogno decisamente più bisogno di Weird Al Yankovic e decisamente meno di finto perbenismo.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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