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    Vishnu Menon e quel raffinato suono proveniente dagli anni Ottanta

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    Ho avuto modo di conoscere la musica di Vishnu Menon nel corso della mia perenne ricerca di musica nuova su Youtube, vero e proprio cassetto virtuale delle nostre emozioni, mentre stavo scrivendo il mio articolo su Miami Vice. Tra i diversi video tributo ad una delle serie tv più iconiche della storia del tubo catodico, mi imbatto in questo canale Youtube che pubblica vari momenti tratti dalle cinque stagioni di Miami Vice e non solo, accompagnati da musica elettronica in puro stile anni Ottanta. Metto in riproduzione il video del primo brano, per poi passare al secondo e ben presto frantumare letteralmente il tasto play. E’ un rapido viaggio musicale e sensoriale all’interno delle atmosfere di quel periodo e delle sensazioni che la visione della serie tv con protagonisti Sonny Crockett e Rico Tubbs è in grado di regalare. E la magia non è che all’inizio.

    Vishnu è un ragazzo figlio degli anni Ottanta, che riesce a cristallizzare in modo perfetto in ogni brano che pubblica in modo costante (compatibilmente con i suoi impegni) sui suoi canali social, dove è molto seguito. Vive in India ed è una persona solare dalla quale traspare la gioia per quello che fa con il massimo dell’impegno. Nel corso della nostra lunga chiacchierata conoscitiva avvenuta via social abbiamo avuto modo di parlare di serie tv, musica e anche del particolare stile di quella decade a noi molto cara. La sua musica è ispirata da artisti del calibro di Phil Collins, Jan Hammer, Mahavishnu Orchestra, Quincy Jones, il compositore e produttore discografico Rod Temperon, Giorgio Moroder, Harold Flatermayer e molti altri. Spazia tra diversi generi senza preclusione alcuna, riuscendo a trarre il meglio da ognuno e lasciandosi guidare dalle emozioni.

    Il compositore Vishnu Menon

    La produzione musicale di Vishnu Menon potrebbe essere frettolosamente catalogata nel cosiddetto sotto genere Retrowave (del quale abbiamo parlato qui) ma è invece qualcosa che si discosta nettamente dai tradizionali brani ed album con quel suono. Si avverte quella personalità capace di distinguersi dalla massa, in grado di suonare in modo diverso rispetto a tutto quello che si può trovare in quel contesto. Mentre alcuni brani alcune volte sono solo un tentativo di scimmiottare il suono degli anni Ottanta, le tastiere e il synth di Vishnu sono un omaggio originale ed ispirato ai grandi protagonisti musicali del periodo.

    D’altronde non è affatto semplice riuscire a creare dei brani musicali che calzino alla perfezione sugli spezzoni di Miami Vice senza incorrere nel rischio di creare qualcosa di ridondante. Il caso di Menon è anche un perfetto esempio di un uso sano e corretto dei social come mezzo di divulgazione di contenuti interessanti, capaci di travalicare i confini ed arrivare anche dall’altra parte del mondo. Perché in fondo la musica, dopo il sesso, è l’unico linguaggio universale che con conosce confini. Ascoltare per credere.

    Hank Cignatta

    Riproduzione riservata ®

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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