Ti piacciono Huey Lewis and The News?
Esterno. Giorno. Un pomeriggio d’estate. Eccomi lì a passeggiare per il mio quartiere, felice per la fine della scuola e per essermela cavata anche quest’anno, riuscendo ad ottenere la tanto sospirata promozione che per tutto l’anno è rimasta in bilico come un quadro storto. Entro nel negozio di musica del mio quartiere, una vera e propria istituzione, dove vengo accolto da pareti pieni di poster di gruppi ed artisti. Dalle casse dello stereo del negozio si fa strada l’Habanera tratta dalla Carmen di Bizet, interpretata da Maria Callas. Il proprietario, il signor Bob, mi saluta mentre cerca di stare dietro alle esigenze di una signora che, dice, di dover fare un regalo di compleanno ad un signore distinto e dai gusti musicali difficili. Bob è un signore distinto di mezza età, ex professore di musica delle medie in pensione, che ormai stanco della mancanza di stimoli da parte dei suoi studenti di approfondire i rudimenti e i grandi protagonisti della musica, decise un bel giorno di aprire un negozio di musica diventando uno dei punti di riferimento culturali della zona. Quando chiuderà, diversi anni dopo in seguito alla sua morte, per il quartiere sarà (ed è tutt’ora) una di quei vuoti difficili da colmare. Vicino al bancone Bob esponeva una grande ciotola di plastica trasparente, dove inseriva dei cd in offerta. Quando non ero alla ricerca di qualcosa in particolare mi piaceva affondare le mani in quei dischi che riuscivo ad accaparrarmi per pochi spiccioli, riuscendo così a scoprire sempre nuovi gruppi e nuovi artisti. Le mie zampacce appiccicose e sudate finirono su Fore!, album del 1986 della band statunitense degli Huey Lewis and The News. Mi misi in coda, pagai il dovuto e Bob mi augurò buon ascolto.
Ma prima di andare avanti, c’è bisogno di un po’ di storia: tutto ha inizio dal cantante Huey Lewis (che è anche un suonatore di armonica a bocca), che insieme al tastierista Sean Hopper hanno modo di unirsi ad una band jazz funk di San Francisco chiamata Clover. Decidono poi in seguito di trasferirsi nel Regno Unito, per cercare di entrare nel giro delle cosiddette pub band (ovvero quei gruppi che si esibiscono nei locali mentre il pubblico di esalta o è impegnato a ribaltarsi alcoolicamente il fegato). Verso la fine degli anni Settanta la band fa ritorno in patria, avendo acquisito un po’ di esperienza in più ma senza aver ancora imbroccato il successo che stava aspettando. Una colta tornati in America, a San Francisco c’era un gruppo che furoreggiava, i Soundhole, che in breve tempo divennero i “rivali” di Lewis e soci. Dopo essere andato a sentirli ad un concerto, Huey Lewis nel 1979 riunì la sua band più tre membri deli Soundhole (il batterista Bill Gibson, il chitarrista e sassofonista Johnny Colla e il bassista Mario Cipollina), con i quali formò un nuovo gruppo chiamato Huey Lewis and the American Express. Dopo che la rinomata compagnia di carte di credito minacciò loro di intentargli una causa legale, il gruppo cambiò il suo nome nel definitivo Huey Lewis and The News, pubblicando nel 1980 il loro primo ed omonimo album di debutto (che passò inosservato). Due anni dopo la band dà alle stampe il loro secondo disco, Picture This, trascinato dall’accattivante singolo Workin’ For A Livin’ che ebbe numerosi passaggi in alta rotazione su MTV.
E’ del 1984 la pubblicazione dell’album Sports, che permise loro di raggiungere la sesta posizione tra gli album più venduti negli Stati Uniti e di ottenere un disco di platino l’anno successivo. L’album contiene alcuni singoli di grande successo (grazie anche ai video dai toni spensierati e divertenti che giravano sull’emittente musicale per eccellenza), tra i quali The Heart Of Rock & Roll, Heart And Soul, l’estiva If This Is It e I Want A New Drug. Quest’ultima, insieme a Hip To Be Square, diventerà uno dei maggiori successi della band.
In un mondo che va troppo veloce per poter comprendere dove realmente voglia andare, i Huey Lewis and The News sono i massimi esponenti di quel tipo di musica che ha inciso una tacca permanente nella storia della musica mondiale. Lasciate da parte i gusti personali, nessuno viene a rompervi i coglioni se vi piace ascoltare tutt’altro. Ma è indubbio che questi artisti siano stati in grado di ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto, capace di perdurare nel corso degli anni anche allo spegnimento delle luccicante emme di Mtv e l’accensione (si spera duratura) di quel grande magazzino dei ricordi del Web quale è diventato Youtube. E a voi piacciono gli Huey Lewis and The News?
Hank Cignatta
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