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    La Retrowave, quell’onda musicale che arriva dritta dagli anni Ottanta

    Sfreccio per le ghiacciate strade di Nevrotic Town (o Torino, se siete amanti della Bagna Càuda) a bordo della mia fedele Great Point Blue Shark che scioglie i rimasugli della nevicata della settimana precedente. Dalle casse del mio impianto stereo riecheggiano a tutto volume le note di Crockett’s Theme, brano strumentale del compositore e tastierista ceco Jan Hammer e facente parte della colonna sonora del famoso telefilm Miami Vice. Mi ero ripromesso più volte di recuperare la serie tv che ha dettato legge in fatto di stile negli anni Ottanta e che, ancora oggi, rappresenta uno dei prodotti più riusciti della storia della televisione di tutti i tempi. Un capolavoro il cui successo va ricercato su più fronti, uno su tutti la colonna sonora e gli artisti che si sono susseguiti nei vari cameo anche a livello musicale.

    La copertina del singolo Crockett’s Theme di Jan Hammer, uno dei tanti punti forti della colonna sonora di Miami Vice

    Dopo aver ascoltato tutte le raccolte finora rilasciate della colonna sonora delle avventure di Sonny Crockett e Rico Tubbs, mi metto alla ricerca di qualcosa che possa essere in linea con la mia ossessione musicale del momento. Mi imbatto così in un particolare genere musicale elettronico denominato Retrowave, nato nei primi anni del Duemila e sviluppatosi poi su Internet. Ci si può riferire alla retrowave anche con altri nomi, come ad esempio Synthwave, Futursynth e Outrun. Proprio quest’ultimo nome deriva dal leggendario videogioco Out Run, simulatore di corsa che permette al giocatore di frecciare lungo vari percorsi stradali a bordo di una Ferrari Testarossa Spider con la quale, tra varie gincane fatte per evitare di impattare contro il traffico, si raggiungono le varie piste dei livelli che compongono il videogioco. Altra caratteristica del videogame edito nel 1986 da SEGA è la colonna sonora midi (selezionabile) che permette al giocatore di essere totalmente coinvolto nell’atmosfera della corsa. La Retrowave è un grande omaggio agli anni Ottanta e alla sua cultura a trecentosessanta gradi, giungendo anche alle colonne sonore dei videogiochi dell’era a 8 bit.

    Sequenza di gioco di Out Run, grande classico da sala giochi

    Ogni brano contiene degli inconfondibili richiami sonori a quel periodo e attinge a piene mani alla produzione musicale di artisti del calibro di Vangelis, Tangerine Dream, John Carpenter, Jean-Michel Jarre e molti altri. E’ un grande frullato della cultura anni Ottanta che spazia dai film alla musica passando per la televisione e i cartoni animati. A partire dal 2012 la Retrowave inizia a svilupparsi, permettendo ai vari produttori musicali di creare progetti in grado di portare il genere all’attenzione del successo internazionale. Più nel dettaglio il produttore danese Dynatron in quel periodo pubblica il suo primo album, Escape Velocity, che risente molto delle influenze del rock anni Ottanta e delle colonne sonore di film quali Alien e Blade Runner.

    Altro artista importante per lo sviluppo della Retrowave è il compositore e disk jockey francese Kavinsky, il quale raggiunge il successo internazionale nel 2006 con il brano Testarossa Autodrive, il quale è probabilmente il più conosciuto di questo particolare genere di musica elettronica ed inserita anche nella colonna sonora del videogioco GTA IV. Se proprio vogliamo darne una definizione, la Retrowave è la perfetta colonna sonora per i lunghi tragitti di viaggio in macchina, dove è inevitabile tirare fuori i propri occhiavi Wayfarer ed immaginare di essere un provetto Sonny Crockett intento a combattere il crimine mentre sfreccia oltre i cento all’ora a bordo della sua Ferrari.

    Ma la Retrowave non è solamente questo: è una vera e propria ode allo stile di vita degli anni Ottanta e della sua cultura: ci sono brani perfetti per ogni periodo dell’anno, come ad esempio anche quello natalizio che strizzano palesemente l’occhio alle atmosfere rese immortali dai Wham! e dalla voce di George Michael. Se avete vissuto gli anni Ottanta o se avreste voluto essere abbastanza grandi per viverli, se siete dei patiti di musica elettronica o se più banalmente state cercando qualcosa in grado di diventare la vostra nuova ossessione musicale del momento, provate ad ascoltare la Retrowave e buttate via la manopola del volume. Ascoltare per credere.

    Hank Cignatta

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