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    Quel simpatico cialtrione di Lionel Hutz

    Da quando le prime stagioni de I Simpsons sono andate in onda sono passati trent’anni. Un lasso di tempo abbastanza ampio per assistere ad una certa involuzione della società occidentale, pronta a levate di scudo per cause che, al lato pratico, lasciano davvero il tempo che trovano. Se a tutto questo aggiungete il perbenismo dilagante che ha reso impossibile anche soltanto la scrittura di una gag, il quadro si delinea abbastanza in fretta. In questi trent’anni è cambiato il mondo, il modo di fare ed intendere la televisione e soprattutto l’approccio alla risata. Ci si prende troppo fottutamente sul serio e non si è più in grado di prendere una battuta per quello che è. Ridere, quindi, è diventato più complicato che mai. Ma se c’è una cosa che i Simpsons hanno regalato ai suoi fans nel corso di quelle splendide prime stagioni (che sono oro puro di sagacia e comicità) è quel macrocosmo di personaggi che sono il reale valore aggiunto a storie già di per sè uniche. Tra questi vi è sicuramente quel simpatico cialtrone azzeccagarbugli di Lionel Hutz.

    Hutz compare per la prima volta nella serie nella seconda stagione, per l’esattezza nel decimo episodio intitolato Bart è investito da un auto, dove il primogenito della famiglia più irriverente della televisione, mentre era sul suo skateboard, viene investito dall’auto del signor Burns. Da allora ha assistito ogni membro della famiglia Simpson alle prese con guai giudiziari, con risultati esilaranti. Il suo studio legale, dall’evocativo nome Non posso credere che sia uno studio legale, fa il verso ad un marchio di margarina molto famoso negli Stati Uniti. Non è altro che un buco all’interno del centro commerciale di Springflield e il suo motto è cause vinte in trenta minuti altrimenti una pizza gratis. Hutz, noto cialtrone, è anche solito rincorrere le ambulanze per accaparrarsi potenziali clienti all’ingresso dell’ospedale cittadino.

    L’azzeccagarbugli a basso costo dell’universo simpsoniano ha una grande verve comica, figlia di un lavoro di sceneggiatura certosino che ha permesso alle famose prime stagioni dello show di essere oro puro. E’ la rappresentazione dell’improvvisazione e dell’opportunismo e non importa quanto fallimentare sia l’esito della causa nella quale è chiamato a dibattere: Homer e famiglia si rivolgeranno sempre a lui. Sarebbe stato molto interessante approfondire un personaggio di questo calibro, progressivamente accantonato anche in seguito alla morte del suo doppiatore originale Phil Hartman (anche doppiatore di Troy McClure) avvenuta nel 1998.

    Pensate a quanto sarebbe potuto essere spassoso uno spin off sulla vita di Lionel Hutz, esattamente come avvenuto per Saul Goodman (con il quale condivide molti aspetti) di Breaking Bad. Adesso riuscite ad immaginare un mondo senza avvocati?

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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