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    Hard Times- Tempi duri per RJ Berger, l’adolescenza secondo Mtv

    E anche per quest’anno le feste ce le siamo levate dalle palle. E’ finalmente terminato tutto quel mellifluo spirito natalizio che, per come sono messi in tempi moderni, altro non sono che finti buoni sentimenti per vendere qualche panettone (o pandoro) in più ormai sempre più presto rispetto al fatidico venticinque dicembre. Scandagliamo i primi giorni di questo nuovo anno che ci auguriamo possa essere migliore di quello che ormai ci siamo lasciati alle spalle, con il colon gonfio di cibo, il fegato ribaltato dall’alcol e il tratto digerente che trabocca reflusso acido. L’anno precedente ce lo lasciamo alle spalle esattamente come la muta dei serpenti, una sorta di utopistica illusione per una frase che viene puntualmente smentita nella frazione di secondo che si ha nel tracannare quell’intruglio giallognolo che a mezzanotte ed un minuto sa già di vomito.

    Buon 2022!

    Schivare pellicole dall’alto tasso di zuccheri nella programmazione dei palinsesti televisivi in questo periodo è diventato un vero e proprio mestiere ma non tutto il male viene per nuocere. Nella totale apatia di queste feste comandate ho avuto la possibilità di recuperare una “vecchia” serie tv che mi ero ripromesso prima o poi di vedere: si tratta di Hard Times – Tempi duri per RJ Berger, commedia adolescenziale telefilmica del 2011 prodotta e trasmessa nel medesimo anno su Mtv. La serie narra le vicende di RJ Berger, adolescente del liceo alle prese con i tempi davvero duri dell’adolescenza caratterizzata da ormoni a palla, compiti in classe, migliori amici, belle ragazze, bulli, pupe e lenzuola macchiate più e più volte.

    L’attore Paul Iacono interpreta RJ Berger, il nerd superstar del telefilm

    Il giovane RJ è il classico prototipo del secchione ( o del nerd, se vi viene il fuoco di Sant’Antonio nel non leggere per più di due millisecondi qualche parola di estrazione anglofona) magro e con un paio di occhialoni tondi che gli cadono sul viso. Non è di certo il tizio più popolare della Pinkerton High School e non viene invitato al tavolo dei fighi dove invece c’è sempre un posto sempre riservato per la bella Jenny Swanson, bionda capo cheerleader fidanzata con Max, il superbullo capitano della squadra di basket. Condivide la sua condizione di pisciatoio del fato insieme al suo migliore amico Miles e a Amy, ragazza dall’aspetto emo che fin dai tempi dell’asilo è perdutamente innamorata (e non ricambiata) di RJ. Berger non ha che occhi per la bella Jenny, che piano piano si accorge di lui. Nel corso di una partita cruciale per il titolo dove un membro della squadra di basket dichiara forfait rischiando così di decretare la squalifica dell’intera compagine scolastica di pallacanestro, il coach chiama l’occhialuto ed impacciato RJ ad entrare in campo per fare solo presenza. Il caso vuole che la palla della partita finisca casualmente nelle sue mani e il ragazzo, spinto dall’incitamento del pubblico presente sugli spalti e dallo sguardo della bella Jenny, tenta il tiro. Che finisce amaramente molto fuori dal canestro. Nel mentre, a causa del salto, gli si abbassano i calzoncini e il sospensorio, rivelando così a tutta la scuola il suo “lungo” segreto che da troppo tempo ha tenuto nascosto. Da quel momento in poi per RJ Berger iniziano una serie di avventure che gli permetteranno di vivere la sua adolescenza e, al tempo stesso, imparare a diventare uomo.

    Il cast di Hard Times – Tempi duri per RJ Berger

    Hard Times è andato in onda su Mtv per la durata di due stagioni, all’epoca uno dei punti nevralgici dell’intrattenimento televisivo degli adolescenti al di fuori di Internet e dei social network che stavano iniziando a prendere forma nell’accezione in cui li conosciamo oggi. Nel 2011, anno di messa in onda dello show, Mtv stava iniziando a vivere quella crisi che, almeno qui in Italia, l’avrebbe portata a scomparire dai canali in chiaro della televisione e a fare fagotto per trasferirsi nel bouquet dei canali Sky. Uno dei punti di forza di questa serie tv è la grande capacità ed originalità nel riuscire a rappresentare il casino portato da quel grande periodo di cambiamenti comunemente detto adolescenza. Certo, parecchie cose sono romanzate, ma è pur sempre un telefilm, cazzo. L’unico rammarico è, oggi come allora, la breve durata di una serie tv che avrebbe meritato una considerazione migliore e la possibilità di dipanare decisamente meglio i numerosi dubbi che lasciano in sospeso lo spettatore nella visione dell’ultimo episodio della seconda stagione conclusiva della serie. Finale che sicuramente vince il premio per uno dei cliffhanger (tecnica narrativa usato nella spettacolo in cui la narrazione si conclude in modo brusco in un momento in cui vi è un particolare colpo di scena) più inaspettati della storia della televisione. Forse il pubblico non lo ha capito, forse il pubblico non era pronto per una cosa del genere o magari non era adeguatamente interessata in un momento in cui programmi quali Jersey Shore, Geordie Shore, Sedici anni incita e molti altri stavano per proiettare le nuove generazioni verso il disastroso futuro privo di valori e punti di riferimento. Onestamente non lo so e poco mi importa. L’unica certezza è che Hard Times ha affrontato temi delicati con grande ironia e senza peli sulla lingua. E qualora ci fossero stati, sarebbero stati rigorosamente pubici.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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