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    Storia di Junior Tv, il network della fantasia

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    C’era una volta quella televisione in grado di intrattenere in modo genuino, senza doversi dimenare tra un programma spazzatura e l’altro. Intendiamoci: il cattivo gusto c’è sempre stato, ma tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta c’era un occhio di riguardo maggiore nei confronti di tutta quella merda mediatica che oggi è diventata una triste normalità. Vi era sicuramente una maggiore attenzione nei confronti dei bambini e dei ragazzi, i quali erano il target privilegiato per un tipo di programmazione che ha regalato momento di intrattenimento unico ed irripetibile. Era la televisione di Bim Bum Bum, di Solletico e del Disney Club al sabato pomeriggio e che dava modo alle nuove generazioni di crescere sviluppando un sano senso dell’umorismo e, cosa più importante, una propria curiosità sul mondo che li circondava.

    Pubblicità promozionale di Junior Tv su una rivista per ragazzi

    Tra i tanti momenti di intrattenimento regalati da quella televisione che mai più ritornerà una menzione speciale spetta a Junior Tv, network televisivo che per mezzo della messa in onda dei suoi contenuti per mezzo di una syndication su varie emittenti private locali italiane per sette ore al giorno, è diventato ben presto sinonimo di spensieratezza e svago per un sacco di bambini che ben presto hanno avuto modo di portare nel cuore quella stupenda realtà. Dal 1985, anno della sua fondazione, trasmetteva su bel trentuno emittenti affiliate, giungendo in ogni regione italiana ( o quasi). La sua programmazione prevedeva la messa in onda di manga e l’emittente fu la prima a trasmettere la prima serie di Dragon Ball, anni prima dell’adattamento e della messa in onda sulle reti Fininvest (poi Mediaset). Venne anche ospitato negli studi della trasmissione il creatore di Dragon Ball e Dr. Slump, Akira Toryama, che in quel periodo era in visita in Italia.

    Altro grande primato di Junior Tv fu quello di trasmettere con una certa regolarità i Simpson: mentre oggi sono una consolidata realtà del palinsesto di Italia Uno (che ne cura la messa in onda in chiaro) e quella di Fox Animation nel 1997 non godevano ancora del successo odierno e venivano trasmessi a sprazzi (e ad orari improponibili) su Canale 5. La famiglia di Springfield quindi veniva trasmessa su entrambi i canali e Junior Tv contribuì al suo successo in Italia (e sul circuito mainstream). Diversi furono i contenitori che accompagnavano la messa in onda dei canali, alla cui conduzione si sono alternati diversi volti noti (all’epoca agli esordi) del mondo dello spettacolo tra i quali Giorgia Surina, Federica Fontana, Fabio Canino, Raul Cremona e tanti altri.

    Vero e proprio cavallo di battaglia del canale è stato il programma Baby Show, contenitore condotto dal grande Jocelyn che serviva a promuovere le compilation dell’etichetta discografica Baby Records, famoso per la presenza del personaggio animato Cin Ciao Lin, il quale esordiva con una freddura e annunciava la frase finito tempo di riso, ora tempo di Baby Show!

    Per tre edizioni (dal 1987 al 1994) questo programma ha permesso a tanti ragazzi di venire a contatto con molti artisti di questa etichetta discografica nonché con i tormentoni dei vari personaggi che animavano il programma, Celebre è la sigla di chiusura Rosvita, cantata con una nota di nostalgia da parte di tutta quella generazione che ha avuto modo di venire a contatto con una delle ultime isole felici caratterizzate da fantasia, spensieratezza e felicità. Sicuramente erano tempi assai diversi rispetto ad oggi, dove anche i televisori sono diventati intelligenti e dagli schermi sempre più sottili e dove ci sono miriadi di canali tematici dedicati ai bambini ma che, sembra, non essere più in grado di replicare quella magia figlia di tempi dove bastava davvero poco per essere felici.

    Hank Cignatta

    ® Riproduzione riservata

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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