Mai Dire Gol, l’ultimo programma realmente comico della televisione italiana
Il panorama televisivo attuale è ormai da anni una triste landa mediatica, caratterizzata da programmi che hanno da tempo perso l’arte ormai desueta di saper intrattenere. Di riflesso all’interno della nostra società chi ha un qualsivoglia barlume di talento è stato mentalmente coercizzato al fatto di dover necessariamente passare attraverso un talent e chi ha intenzione di trovare un fidanzato di dover necessariamente sedere su un trono. Anche chi si deve sposare deve stare attento ad ogni minimo dettaglio nella preparazione delle nozze, poiché il voto degli invitati è sempre a portata di telecamera. E se le cose dovessero andare male si può sempre ricorrere ad un falò di confronto. Il dramma a tutti i costi è diventato il fulcro dell’intrattenimento televisivo nostrano, facendo diventare catodicocentrici situazioni e personaggi che ad una più attenta e onesta analisi forse non troverebbero spazio nemmanco presso qualche sportello d’ascolto per turbe psichiche. Con il finto perbenismo che è entrato a gamba tesa in ogni strato sociale viviamo in uno stato di anestesia totale che ci ha privato della libertà di poter ridere di gusto ad una battuta ben riuscita nonché di perdere totalmente il senso dell’umorismo.
Dopo la fine di Drive In (leggendario programma diventato uno dei simboli della tv nostrana degli anni Ottanta che ha lanciato la carriera di personaggi del calibro di Ezio Greggio, Giorgio Faletti, Pistarino, Enzo Braschi, Francesco Salvi, i Tretré, Zuzzurro e Gaspare solo per citarne alcuni e tra i più famosi) c’era la mancanza di uno show in grado di far ridere di gusto con sketch sempre pungenti e in grado di creare “tormentoni” capaci di resistere con successo alla prova del tempo. Tra i numerosi e giovani autori dietro al successo delle puntate di Drive In c’erano anche tre giovani ragazzi che divennero in seguito apprezzati autori televisivi nonché commentatori televisivi e radiofonici noti con il nome d’arte di Gialappa’s Band (composta rispettivamente da Carlo Taranto, Giorgio Gherarducci e Marco Santin). Proprio da una loro idea nacque Mai Dire Gol, programma televisivo che intendeva applicare al calcio un tipo di telecronaca surreale e dissacrante che spezzasse i toni professionali delle teleradiocronache tradizionali.
I commenti caustici della Gialappa’s ben si sposava con la messa in onda di interviste dai contenuti improbabili, errori, titoli di giornali dalle nefaste previsioni ed errori di calciatori ed allenatori durante la passata giornata di Serie A. Famose erano anche le varie rubriche che andavano a comporre la struttura delle puntate delle prime edizioni, tra le quali le più celebri sono sicuramente il gollonzo della settimana ( classifica di gol più rocamboleschi o stupidi realizzati nel campionato nostrano e in quelli esteri), Ipse Dixit (raccolta di dichiarazioni o interviste rilasciate da giocatori o allenatori pre o post partita, di cui non si capiva assolutamente il senso) e Questo lo segnavo anch’io (carrellata di gol clamorosamente sbagliati). A fare da contraltare a tutto ciò la presenza in studio di numerosi personaggi dello spettacolo che nel programma hanno avuto modo di consolidare la propria carriera o di avere un ritorno di visibilità. Dal punto di vista musicale gli Elio e le storie tese hanno contribuito a realizzare la maggior parte delle sigle in diverse stagioni del programma, coinvolgendo anche calciatori ed allenatori del massimo campionato di calcio italiano (quando il calcio era ancora caratterizzato da campioni di razza disposti a mettersi in gioco e a prestarsi a sketch divertenti).
Qui il trio Aldo, Giovanni & Giacomo si sono esibiti in alcuni dei loro personaggi e sketch più celebri tra i quali Nico e i sardi, i Los Loanos, gli Arbitri, i Boys di Raffaella Carrà (interpretata da Simona Ventura), Johnny Glamour, il bimbo Gigi, i Bulgari con Marina Massironi nel ruolo di Natolia, Mr. Flanagan, Rolando, gli Svizzeri, Tafazzi e molti altri. Antonio Albanese propose qui per la prima volta e con molto successo i personaggi di Epifanio, Alex il Drastico, l’agente 2001 e Pier Piero; Paolo Hendel con il personaggio di Carcarlo Pravettoni; Bebo Storti quelli del Conte Uguccione e lo scrittore pulp Thomas Prostata, Francesco Paolantoni con il cantante Gino Ramaglia, il Nonno Multimediale e Robertino, concorrente di un fantomatico quiz; Claudio Bisio con l’imitazione di Fabio Fazio , Micio e il suo tormentone ascolta un cretino e il pugile Puddu; Maurizio Crozza con l’avvocato Truscott, la leggendaria imitazione dell’allenatore Serse Cosmi, quella ancor più leggendaria di Arrigo Sacchi (davvero straordinnerio all’insegna dell’umiltè), Alan Friedman, il muratore Carmelo (in coppia con Ugo Dighiero nel ruolo di Pino) e Lello Putignani.
Nelle varie edizioni si sono susseguiti alla conduzione diversi volti noti della tv tra i quali Teo Teocoli (nel ruolo di Peo Pericoli), Ellen Hidding, Alessia Marcuzzi, Claudio Lippi, Fabio De Luigi (che nel corso delle altre varie forme di Mai Dire creerà anche personaggi storici), Manuela Arcuri, Simona Ventura e tanti altri. Mai Dire Gol è stato senza dubbio il programma più famoso ideato dalla Gialappa’s, la quale ha poi adattato il format di Mai Dire anche per altri programmi andati in onda sia su Mediaset che in Rai o in radio. Proprio per il grande successo riscosso dal contenuto comico di questo programma lo si può definire una sorta di versione italiana del Saturday Night Live , in grado di funzionare grazie a tempi comici perfetti e personaggi irresistibili. Un successo simile è difficilmente replicabile, se non impossibile, in quanto sia il modo di fare ed intendere l’umorismo è profondamente cambiato negli ultimi anni. Immaginatevi lo strascico di polemiche generato da associazioni varie ed eventuali nel vedere un personaggio come quello di Tafazzi massacrarsi i coglioni a colpi di bottigliate in prima serata. Mentre invece è lecito vedere persone che si urlano addosso o si vomitano addosso miserie reclusi in una casa. Assurdità e misteri dei tempi moderni.
Hank Cignatta
© Riproduzione riservata
Post a Comment
Devi essere connesso per inviare un commento.