Addio a Peter Fonda, uno dei volti più noti della Nuova Hollywood
All’interno della storia del cinema c’è stato un periodo nel quale l’Industria dei Sogni ha vissuto un profondo cambiamento: in crisi per via dell’avvento di una nuova forma di intrattenimento chiamata televisione, Hollywood ha dovuto trovare la maniera di reinventarsi per evitare di essere spazzata via da quella scatola che riuniva attorno a sé le famiglie che non trovavano più ragione di accorrere nelle sale per assistere alle sue storie. Questa profonda rivoluzione culturale è conosciuta con il nome di Nuova Hollywood ed ha permesso a numerosi nuovi cineasti che, con il tempo, avrebbero scritto alcune delle pagine più memorabili della storia del cinema moderno. Tra questi vi sono Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, Martin Scorsese, George Lucas, Brian DePalma. Robert Altman e Woody Allen. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se, nel 1969, non fosse stato realizzato un film che sta sotto il nome di Easy Rider e che ha tracciato la strada per questa fondamentale rivoluzione dell’industria cinematografica che ha cambiato per sempre il modo di fare ed intendere il cinema.
Easy Rider nasceva in un preciso momento storico- culturale che coincise anche con il leggendario festival di Woodstock. E’ il manifesto cinematografico della controcultura del ’68 dove i desideri di libertà ed evasione cercavano di contrastare i valori di abbrutimento di una società medio-borghese che si inorridiva a comando ma che non aveva problemi a commettere le peggiori delle nefandezze. Diretto ed interpretato dal leggendario Dennis Hopper ( Billy nel film), vede tra i suoi protagonisti anche Peter Fonda, qui anche in veste di sceneggiatore e produttore. Quest’ultimo, figlio di una famosa famiglia di attori (figlio dell’attore Henry Fonda, fratello di Jane e padre di Janet) legò il suo nome in modo indelebile a questa vera e propria pietra miliare della cinematografia mondiale.
Con Peter Fonda, morto oggi all’età di settantanove anni in seguito ad un’insufficienza respiratoria generata da un tumore ai polmoni contro il quale combatteva da tempo, se ne va una delle ultima ed importanti figure della controcultura statunitense e mondiale. Prima di raggiungere la fama internazionale con il ruolo di Wyatt “Capitan America” in Easy Rider, Peter Fonda ha interpretato il memorabile personaggio di Meraviglioso Blues nel film I Selvaggi del 1966. Il cosiddetto Sogno Americano è finito da un pezzo, tornato indietro come un boomerang con sopra affilate lame grondanti sangue ad una generazione disillusa di poter cambiare il mondo. Quello stesso mondo che oggi non ha niente di meglio da offrire se non nostalgici ricordi di quel periodo nel quale, forse, si stava meglio quando si stava peggio. Resta quindi l’eredità artistica ed umana di un personaggio che ha vissuto come ha voluto, fottendosene allegramente delle varie patenti di nobiltà che il suo celebre cognome era in grado di fornirgli. Ode quindi a te Peter Fonda: andato si, ma mai dimenticato.
Hank Cignatta
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