Charlie Kirk: quando il dissenso diventa violenza letale

Charlie Kirk: quando il dissenso diventa violenza letale

Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente

Voltaire

L’omicidio di Charlie kirk che scuote le coscienze

Chi segue da tempo la nostra testata conosce bene la linea editoriale: trattiamo una vasta gamma di argomenti ma lasciamo fuori calcio, gossip e politica. Quest’ultima non rientra nei nostri interessi; preferiamo che siano altri colleghi e testate a occuparsene, forti di una competenza che riconosciamo e rispettiamo. Nelle ultime ore, però, una notizia proveniente dagli Stati Uniti ha attirato la nostra attenzione. Charlie Kirk, giovane attivista noto per il suo impegno nelle università americane, è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco in Utah mentre dialogava con un gruppo di studenti. L’agguato, ancora oggetto di indagine, ha scosso profondamente l’opinione pubblica americana ed internazionale.

Charlie Kirk distribuisce agli studenti gadget qualche momento prima di essere ucciso

Questo episodio rappresenta un nuovo campanello d’allarme in un contesto globale sempre più segnato da una crisi di valori e identità. La violenza colpisce ancora una volta chi cerca di costruire ponti nel dibattito pubblico e ci interroga sullo stato della nostra società.

Politica e ideologie: Charlie Kirk e quando il dibattito perde il buon senso

In questo frangente non conta l’appartenenza politica: è prioritario pensare al fatto che un giovane attivista, marito e padre di famiglia, sia morto a soli trentun anni assassinato da chi non la pensava come lui. O forse da qualcuno che non è riuscito a far valere le proprie idee con la ragione. Un modo veloce e vigliacco per passare dalla ragione al torto in un secondo. Il momento esatto dello sparo è riportato nel video qui sotto, pubblicato da TMZ.

Le autorità cercano l’assassino di Charlie Kirk: l’indagine è ancora aperta

Nel momento in cui scrivo questo editoriale Gonzo, che è più uno sfogo, le autorità stanno ancora dando la caccia al suo assassino. E siccome la madre degli idioti è sempre incita e si tiene sempre alla larga dagli anticoncezionali è bene fare una premessa: non ce ne frega niente della politica.

Editoriale Gonzo: uno sfogo contro l’ipocrisia del pensiero dominante

Se non siete abbastanza illuminati da comprendere che questo è un atto deplorevole da condannare a priori potete anche smettere di seguirci. Come abbiamo dormito bene la scorsa notte, lo faremo anche in quelle successive. Perché se il pensiero unico attualmente vigente (anche qui in Italia) offusca il buonsenso che non ha appartenenza politica, la situazione è davvero molto più grave del previsto.

“Prove me wrong”: il messaggio di apertura di Charlie Clark

Charlie Clark è vissuto ed è morto per le proprie idee, dando spazio e modo a persone che non la pensavano come lui di dimostrargli di avere torto sulla sua presa di posizione riguardo temi sociali importanti e assai attuali negli Stati Uniti. Sul gazebo dell’incontro con gli studenti nello Utah che gli è stato fatale capeggiava uno striscione con su scritto Prove me wrong”, dimostrami che sbaglio. Dava spazio a chiunque di potersi esprimere, spesse volte smontando preconcetti e teorie che erano lontane da posizioni politiche ma che dimostravano una spaventosa mancanza di buon senso da parte del suo contradditorio.

L’involuzione culturale e di valori di questo ormai sconfitto mondo occidentale è avviata ed è nella sua fase più acuta. E leggere commenti sui social di persone che esultano per la morte di Charlie Kirk è la triste cartina tornasole di questo malato e marcio idem sentire di questi incasinati tempi moderni.

Hank Cignatta

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Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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