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    Richard Simmons, l’eccentrico e sgarciante lato del fitness anni Ottanta

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    I ruggenti anni Ottanta sono stati una decade strana e scintillante, che ancora oggi esercita il suo fascino su molti di noi per varie ragioni. La società andava di fretta e si stavano facendo strana gli Yuppies, una generazione di giovani rampanti imprenditori che, come direbbe qualcuno oggi, non aveva problemi a far ballare la fresca e non solo (omaggiati anche dalla commedia nostrana con due film). A differenza di ciò che avviene oggi in quegli anni tutto doveva essere pronto e perfetto, più vitaminico e non c’era spazio per le imperfezioni, specialmente quelle fisiche. Quando queste si palesavano la società degli anni Ottanta ha adottato un approccio ginnico per cercare di smussare il grasso su quei culoni a stelle e strisce. Ecco quindi che la società degli anni Ottanta si riscopre salutista e iniziano ad avere un incremento delle vendite e dei consumi sugli scaffali dei supermercati le cosiddette bibite “dietetiche”, zuccherate artificialmente con poche o nessune calorie. La Coca Cola introdusse sul mercato nel 1982 la Diet Coke con una complessa campagna di marketing e un jingle tanto semplice quanto efficace che recitava Just for the taste of it. Ben presto molti personaggi dello spettacolo iniziano ad interessarsi al fitness e all’aerobica, una su tutti l’attrice Jane Fonda, la quale strizzata in aderenti tutine di lycra e scalda muscoli avvia una fortunata carriera di dea dell’aerobica con un corso di allenamento in videocassette.

    1985, Jane Fonda diventa la guru dell'aerobica. Le sue lezioni su vhs diventano una vera e propria mania negli Stati Uniti e nel mondo.
    La regina dell’aerobica degli anni Ottanta, Jane Fonda

    Tra i vari personaggi che si sono lanciati a spronare gli americani a smettere di consumare cibo spazzatura e bevande gassate per condurli all’attività aerobica va menzionato senza dubbio Milton Teagle Simmons, in arte Richard Simmons, il quale è diventato a partire dagli anni Ottanta il guru dell’aerobica home video. A differenza di personaggi dai muscoli guizzanti e la tartaruga sviluppata ben in vista Simmons si è da subito caratterizzato per la sua straripante energia ed una magnetica presenza scenica, con la quale era solito tenere le sue lezioni sia in tv che nelle sue videocassette.

    Richard Simmons in una foto recente

    Ben presto la sua capigliatura riccia fiera come la criniera di un leone, le stravaganti canottiere e i pantaloncini corti diventarono come una sorta di divisa che lo ha contraddistinto nel corso della sua carriera. Simmons ha avuto fin da bambino problemi con il peso: infatti è diventato obeso già all’età di quattro anni, gettando sul cibo tutta una serie di insicurezze che lo hanno fatto restare in questa condizione fino alla sua adolescenza. Apparve brevemente anche come comparsa nei film Satyricon e I Clown di Federico Fellini ma la condizione del suo peso non migliorò, arrivando a pesare oltre 122 kg. Tutto cambia negli anni Settanta, quando si trasferisce a Los Angeles dove ha modo di lavorare come maitre presso un hotel di Beverly Hills. Qui si avvicina al mondo del fitness dove riesce a perdere 56 kg ma durante il suo processo di dimagrimento ha modo di notare una cosa: le palestre dell’epoca e i corsi che c’erano a disposizione erano rivolti solamente al perfezionamento di chi aveva già una buona forma fisica e non erano rivolti a chi invece aveva bisogno di rimettersi in forma. In seguito aprì a Beverly Hills la sua palestra chiamata Slimmons (il cui nome gioca sulla parola inglese slim che significa snello e il suo cognome) la cui filosofia era quella di aiutare le persone in sovrappeso a prendere coscienza di sé stessi e di un tipo di alimentazione sana abbinata all’esercizio fisico.

    La personalità e l’energia di Richard Simmons ben presto attirarono la curiosità della televisione che ebbe modo di occuparsi del suo particolare modo di fare allenamento all’interno del programma Real People, dove in ogni puntata venivano mostrati personaggi che facevano lavori particolari o con hobby fuori dal comune. Divenne principalmente famoso per il suo lavoro ma aveva una certa disinvoltura davanti alla macchina da presa anche al di fuori del contesto del fitness, tanto da comparire in moti programmi televisivi e telefilm quali Battlestar Galactica e General Hospital. Il mezzo televisivo si nutriva della sua irrefrenabile carica vitale e il pubblico amava vedere un personaggio così positivo pronto ad aiutare le persone in difficoltà con il suo peso. All’inizio degli anni Ottanta ha infatti modo di condurre i programmi Slim Cooking dove con ospiti diversi proponeva ricette salutiste e il celebre talk show The Richard Simmons Show, che si aggiudicò anche un Emmy come miglior programma televisivo del periodo. Grande successo hanno riscosso la serie di corsi video Sweating to the oldies rivolti al circuito dell’home video e rivolti agli anziani, dove ci sono diversi esercizi che permettono una corretta attività fisica senza dover fare elaborati esercizi ginnici.

    Ben presto la figura di Simmons è entrata nell’immaginario collettivo ed è diventata il sinonimo di un modo positivo di prendersi cura di sé stessi. E’ apparso come parodia in molti cartoni animati e in molti film, come ad esempio nei titoli di testa del film Il professore matto dove è parodiato da Eddie Murphy. La sua ultima apparizione pubblica risale al 2014 e in seguito a questo episodio molte persone e i media si sono interrogati sul perché di questa decisione, avanzando preoccupazioni circa lo stato della sua salute ma per mezzo del suo portavoce ha dichiarato che dopo una lunga carriera nella quale ha aiutato un numero immenso di persone sia dal vivo che con i suoi corsi a perdere peso e a ritrovare il proprio benessere semplicemente ha deciso di ritirarsi dalle scene. Un personaggio sicuramente particolare, figlio di quella decade folle e rutilante anche conosciuta come anni Ottanta.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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