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    Http Error Extravaganza presenta Rovigo Harcore #7: e i Marijuanal rispondono!

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    Più frequento Rovigo per questa inchiesta e più mi rendo conto che l’uomo non deriva tutto dalla stessa specie di scimmia. Come ci ha insegnato il pianeta delle scimmie, ci sono gli scimpanzé intelligenti, gli oranghi saggi e i gorilla forti fisicamente. I Rovigotti secondo me derivano dai babbuini. Scontrosi, senza legge e col culo pelato. Affermo questo dopo l’intervista a Citizen Freedom nel capitolo precedente. E a proposito di Citizen Freedom, intervistiamo la band che ha nominato parlando di una ipotetica diatriba con loro.

    Un Rovigotto malmostoso fa il dito medio al nostro fotografo

    Controversy: Apri Google. Digiti hardcore a Rovigo e tra le tante (allettanti) proposte porno, voi siete la prima band hardcore a comparire. Anni fa abbiamo avuto a che fare per un ipotetica collaborazione (con Controversy Records) che droghe e alcol ci ha fatto dimenticare. Quindi Piledriver, dicci un pò come nascono i Marijuanal e in che contesto, per far capire agli ignoranti punk hardcore come stanno le cose a Rovigo.

    Piledriver: Come stanno le cose a Rovigo? Piacerebbe saperlo anche a me! Diciamo che da quel poco che ho visto negli anni addietro, se qualcuno mi dice che a Rovigo esiste una scena o è esistita, gli scoppio da ridere in faccia a meno che per scena non s’intenda 2-3 gruppi che fanno comunella. Per quanto riguarda la nostra band tutto nasce in maniera ufficiale ad inizio 2013 per volontà di Spear ( voce, chitarra, di tutto di piu’) che voleva fare una roba per i fatti suoi abbastanza grezza. Una cosa tira l’altra e nel corso del tempo abbiamo inglobato stili diversi, pur mantenendo una forte componente punk e provando metodi differenti sotto qualsiasi punto di vista ( suono, strumentazione, testi, tecnica), abbiamo anche avuto la possibilità di lavorare con produttori esteri americani, giapponesi, inglesi e questo ci ha aiutati moltissimo nell’acquisire una visione piu’ ampia su come intendere, vivere e respirare la musica con un piglio decisamente piu’ internazionale cercando di apprendere da tutti gli input con i quali siamo venuti in contatto.

    Controversy: Questo libro costituisce un’inchiesta sul perché in una zona depressa e borghese come Rovigo, non si sia sviluppato una scena Hardcore degna. Non siete i primi che mi dicono che non è mai esistito niente. Internamente non c’era niente, ma con il resto d’Italia e del mondo vi relazionavate?

    Spear: zona depressa in senso economico o nel senso che è una provincia di merda? In ogni caso io ho una mia teoria sul perché il punk non ha mai proliferato qui, ma è data da un’esperienza del tutto personale, quindi prendila per quello che è. Tutti i musicisti di Rovigo con cui ho provato a suonare prima di oggi erano ossessionati dal fare musica complicata. Sentivano la necessità di darsi un tono, forse un modo per uscire dall’anonimato, di “brillare” in una città di cui nessuno conosce l’esistenza, anche se spesso i risultati sono di una stucchevolezza mortale. Va da sè che il punk non è il genere giusto per masturbarsi con la tecnica, per lo meno non se ragioniamo per stereotipi. E Rovigo è la città degli stereotipi per eccellenza. Il punk è tutta attitudine e interplay, non c’è spazio per le prime donne.

    Piledriver: All’estero , abbiamo trovato più persone che ci han sinceramente apprezzato, grazie al fatto di aver avuto la possibilità di interagire con una mentalità più aperta e meno soggetta a certi pregiudizi in base al genere proposto.

    Controversy: Raccontate i dell’evoluzione del vostro progetto. Dai primi esperimenti al nome attuale. Come siete evoluti seppur zavorrati dal territorio?

    Il progetto inizialmente era un qualcosa di decisamente grezzo, figlio della tipica urgenza di chi si dedica a sonorità punk ed hardcore. Il primo vero step c’è stato tra il primo demo “Garbage Paradise” ed il secondo demo “ Greatest (S)hits”. La nascita del primo album “Stoned Punk” , mixato e masterizzato a New York da Bob Davodian , è stata dettata dalla decisione di creare un qualcosa di ampio respiro internazionale. Le successive scelte sono state dettate dalla ricerca di determinate sonorità dall’Inghilterra Joel Evenden ( ha lavorato con gente come Rod Stewart, Eric Clapton,Lily Allen, Zucchero, etc.) per la creazione del nostro unico singolo natalizio “ M.K.M.A (Merry Kiss My Ass)” per il quale è stato realizzato un video presente su Youtube. Per un remix di “Alone” uscito a nome Out OF Biz così come per un altro lavoro di 2 pezzi dal titolo “All Hopes Are Gone”, a nome Marijuanal, siamo finiti in Giappone ( Aomori) per il mixing da parte della FSFS Records  mentre il mastering lo ha fatto Pete Maher, una vera e propria leggenda ( tra i suoi clienti ci sono band come U2, Rolling Stones, The Killers, etc.) Per il mixing dei nostri ultimi lavori, tra cui un ep uscito a nome “Bad Season” che sarebbe una versione un pò piu’ “fighetta e professionale” rispetto ai canoni dei Marijuanal, ci siamo affidati alle espertissime mani di Alexandros Chrysidis (Akon, Koza Noztra e major come EMI, Sony, Universal) mentre per il mastering ad occuparsene è stato di nuovo Pete Maher.A livello personale, cambierei ben poche cose a livello di sound se potessi tornare indietro nel tempo. Ogni lavoro fotografa e cristallizza in maniera indelebile cio’ che i Marijuanal / Out Of Biz/ Bad Season erano in quel periodo ed ogni errore è stato preziosissimo per aiutarci nel processo di maturazione, o perlomeno di cercare di raggiungere quello che idealmente si ambiva a livello di sound.

    Controversy: Ecco, NOIA e MORTE CEREBRALE  è quello che percepisco dalle band che tentano di suonare punk negli ultimi anni. Quanto si può rimescolare il sugo e servirlo ancora?

    Piledriver: Scimmiottare un genere lo possono fare tutti. Pochissimi invece sono quelli capaci di andare oltre lo stereotipo del genere da loro scelto, seguire il “flusso”, tracciare una strada ed essere in grado di lasciare canzoni capaci di passare i segni del tempo. Lasciamo da parte il politicamente scorretto che spesso e volentieri spinge in maniera conscia o meno la band ad auto ghettizzarsi in nome di una non ben precisata “integrità”, portandola spesso a diventare la parodia di sé stessa. Se gli ingredienti sono buoni in partenza e la cottura rispetterà i tempi, il sugo servito troverà sempre chi lo saprà apprezzare. Ed è proprio questo che manca al giorno d’oggi: tutto troppo veloce, usa e getta, devi sfondare al primo colpo perché non hai una seconda possibilità. E sinceramente il “cibo” del fast food lo lascio volentieri agli altri.

    Controversy: Ultima domanda: conoscete CITIZEN FREEDOM?

    Marijuanal: No. Mai sentito. Non conosciamo.

    D. Controversy

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