I Rainbow, la dirompente paletta cromatica dell’Heavy Metal
L’arcobaleno creativo di Ritchie Blackmore è stato, fin dai suoi esordi, un progetto in grado di dare colore al mondo dell’heavy metal grazie alle sue sonorità in grado di gettare le basi per quello che sarebbe stato definito negli anni come epic metal. I Rainbow, fondati nel 1974 dal chitarrista dei Deep Purple Richie Blackmore, furono un concentrato di estro all’ennesima potenza caratterizzato dalle abilità dei suoi singoli componenti.
Tra i diversi punti che hanno decretato il successo dei Rainbow vi è senza dubbio la presenza di Ronnie James Dio, destinato a diventare una delle voci più potenti e versatili del panorama metal nonchè una vera e propria leggenda della storia del rock. Il suo timbro vocale è stato in grado di impreziosire brani resi unici dallo stile chitarristico di Blackmore, difficilmente imitabile per via dei suoi iconici e complessi virtuosismi.
Esattamente come accaduto con i Deep Purple, Blackmore riesce a creare un progetto destinato inevitabilmente a calcare l’onda del successo e a incidere una tacca permamente all’interno del mondo del rock grazie alla sua visione unica di concepire un sottogenere (l’hard & heavy) creato con una propria identità sonora che non copia quella dei gruppi in voga in quel momento.
La creatività del chitarrista britannico riesce a creare quelli che diventeranno dei veri e propri capolavori come gli album Rising(1976) e Long Live Rock ‘N’ Roll (1977). Proprio da Rising, considerato il capolavoro della band, la traccia Stargazer è l’esempio perfetto di come quel gruppo composto da grandi musicisti riuscisse a vibrare alla perfezione nel preciso scopo di creare qualcosa che potesse essere durevole nel tempo e nello stesso tempo anche a divertirsi.
Hank Cignatta
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