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    Marvin Vettori, il sogno italiano dell’UFC

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    Quando in Italia si pronuncia la parola sport ci si riferisce immancabilmente ad una sola disciplina: il calcio. E’ qualcosa che travalica il semplice senso sportivo: è una fede cieca alla quale si deve religiosa obbedienza, senza sé e senza ma. Tale situazione è dettata anche dal fatto che, nel corso degli anni, i network televisivi hanno dato sempre più spazio a ciò che, a conti fatti, è diventato più un business con vertiginosi giri di soldi. Tutto questo è andato a discapito degli sport cosiddetti “minori” (ovvero che non godono del medesimo seguito e successo riversato al dio pallone), che nel corso degli anni hanno tentato con estrema fatica di ritagliarsi uno spazio che è durato il tempo della fine di uno sciopero della Serie A o di qualche motivo che ha bloccato le partite di campionato.

    L’Italia sportiva (almeno quella moderna) riassunta in una sola foto

    Il recente successo delle arti marziali miste (o MMA) ha reso questa branca degli sport da combattimento molto seguita dagli appassionati e molto praticata nelle palestre. Questo grazie al successo dell’UFC , diventata negli anni il punto di riferimento delle arti marziali miste nel mondo. Da allora anche l’Italia, terra di santi, poeti, navigatori, opinionisti e combattenti con le palle ha voluto cercare di ottenere la sua fetta di gloria in questo ricco circuito. Il primo fighter italiano a tentare di imporsi nella UFC è stato Alessio Sakara, ex pugile che ha trovato nelle MMA la sua giusta dimensione, la cui carriera nella prestigiosa organizzazione statunitense di arti marziali miste è durata otto anni tra alterne fortune e diversi infortuni ma sempre tenendo molto alta la bandiera italiana.

    Alessio Sakara, il primo lottatore italiano di MMA ad avere successo in UFC

    Da allora diversi lottatori hanno cercato di seguire la strada tracciata da Sakara e di portare con successo il tricolore nell’ottagono dell’UFC (che, ricordiamo, è l’organizzazione di arti marziali miste più famosa, prestigiosa e potente al mondo). Dopo diversi anni Marvin Vettori è il campione giusto per questo tipo di compito e i successi che sta ottenendo gli stanno dando decisamente ragione. Classe 1993, Vettori è nato a Mezzocorona, comune di circa cinquemila abitanti nella provincia di Trento.

    Marvin Vettori

    Da sempre appassionato di sport da combattimento, ha modo di vedere gli incontri di alcuni grandi lottatori del calibro di Mirko “Cro Cop” Filipovic, Mauricio “Shogun” Rua e Fedor Emelianenko nell’organizzazione giapponese di MMA Pride ( acquisita nel 2007 dall’UFC), sviluppando il desiderio di eccellere nelle arti marziali miste. Debutta nei professionisti a diciotto anni nel 2012 rimediando una sconfitta via decisione unanime contro Alessandro Grandis.

    Da qui in poi il giovane Marvin inanella una serie di cinque vittorie consecutive, di cui quattro prima del limite, attirando così l’attenzione dell’organizzazione italiana di MMA Venator FC: qui Vettori vincerà tutti gli incontri, spianandosi la strada verso la corona dei pesi welter, che ottiene con risultati talmente ragguardevoli da entrare nel radar dell’UFC. Nel 2016 firma per la prestigiosa organizzazione di arti marziali miste e da qui in poi ha inizio una sfolgorante carriera caratterizzata da prove che solo un grande campione può dimostrare, riuscendo ad ottenere il terzo posto nel ranking UFC di categoria, andando ad aumentare di valore il già ragguardevole traguardo come miglior risultato di sempre di un fighter italiano nell’UFC. E’ notizia di qualche giorno fa che The Italian Dream combatterà il prossimo 12 giugno contro l’attuale campione dei pesi medi Israel Adesanya.

    Con la speranza che Vettori possa conquistare il titolo mondiale dei pesi medi, ha già scritto il suo nome in modo indelebile nella storia delle arti marziali miste. In un mondo in cui conta solo il dio pallone fa decisamente piacere sapere che ci sono campioni in grado di spostare l’attenzione su qualcosa che merita un profondissimo rispetto.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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