White Men Can’t Jump, ovvero vivere lo streetball un canestro (e una scommessa) alla volta nella California degli anni Novanta
Dannata insonnia. Torni a bussare alle porte delle mie già provate sinapsi con così tanta frequenza che ogni volta che ti palesi ti chiedo se vuoi da bere. Ormai sei diventata così tanto di famiglia da dirigerti verso il mobiletto degli alcolici per servirti da sola. Sono malamente spalmato sul divano e le immagini scorrono velocemente sullo schermo della mia televisione come delle icone sacre a cui non riesco e non voglio dare retta. Parole di cauto ottimismo, spot che rimandano ad un periodo che sembra così lontano eppure così dannatamente vicino e decalogo da seguire per cocciuti individui che hanno la pretesa di avere in tasca la ricetta per una visione della vita perfetta. Fanculo. Poi all’improvviso la casualità del destino fa si che io sia sintonizzato sul canale giusto all’orario giusto per poter porre fine al mio nottambulismo. Il network televisivo sul quale ero sintonizzato decide di prendermi letteralmente per mano e catapultarmi nella visione di un film intitolato Chi non salta bianco è, con protagonisti Wesley Snipes e Woody Harrelson.
La trama segue le vicende di Billy Hoyle, talentoso giocatore di basket, speranzoso di poter sfondare nell’NBA. Dopo il suo fallito tentativo di entrare nel mondo del basket professionistico, vive di espedienti e piccole truffe. Si reca nella zona di Venice Beach in California con l’intento di poter buggerare qualche personaggio locale in vista. Qui ha modo di conoscere Sydney Deane (Wesley Snipes), formidabile giocatore che ha una grande reputazione nell’ambiente dello streetball locale (partite di basket i cui canestri sono situati in campi fatti di cemento). Giocando sullo stereotipo che i bianchi siano scarsi a basket, Billy propone a Sydney una sfida ai tiri liberi che il primo vince sotto lo sguardo incredulo degli astanti e dello stesso reuccio locale. Billy sfila un bel gruzzolo a Sydney, il quale si rende conto di aver finalmente trovato qualcuno in grado di tenere testa al suo talento.
Sydney si precipita nella stanza d’albergo dove Billy vive con la sua fidanzata Gloria, la quale aspira a partecipare al noto quiz Jeopardy! per vincere l’ingente montepremi, pagare il debito che lei e il suo ragazzo hanno contratto con alcuni malviventi locali e sperare di sfondare nel mondo della televisione o del cinema. Qui Sydney propone a Billy di entrare in società per entrare nel giro delle scommesse che gravitano attorno alle partite di Streetball e mettersi in tasca un bel gruzzolo. Il duo mette in scena una truffa che si ripete ad ogni partita seguendo sempre lo stesso copione: Sydney intima al suo avversario di scegliergli come compagno di squadra chiunque dei presenti, in quanto con il suo talento sarebbe in grado di vincere la partita indistintamente dal talento della persona con cui gioca. Billy si avvicina e, da timido bianco all’interno di un ambiente dominato da giocatori di colore, viene scelto dagli avversari come uno che non ha possibilità di vittoria. Il grande talento di Billy unito a quello di Sydney fa vincere al dinamico duo un buon numero di partite e incassar loro la cifra di 1700 dollari. Sydney si mette quindi d’accordo con gli altri giocatori per far perdere a Billy la cifra vinta.
La fidanzata di Billy, Gloria, una volta saputo che ha perso tutti i loro risparmi si infuria con lui e si reca a casa di Sydney per recuperare i soldi. Qui Sydney, sotto la pressione della moglie Rhonda, intima al marito di trovare una soluzione per accontentare entrambe le famiglie. I due decidono di partecipare a un torneo due contro due il cui primo premio è di cinquemila dollari. Billy e Sydney partecipano e vincono: tra i due nasce però una discussione su come Billy non sia in grado di schiacciare. Quest’ultimo, ferito nell’orgoglio, decide di fare una scommessa puntando la sua parte di vincita per dimostrare a Sydney il contrario. Una volta persi i suoi soldi, Billy torna da Gloria con la coda tra le gambe e, una volta comunicatole che non ha i soldi, lo lascia. Per farsi perdonare, Billy scommette con il custode degli studi dove si registra Jeopardy! la possibilità di far chiamare Gloria come concorrente. Quest’ultima, molto preparata, vince il montepremi, salda i suoi debiti con i malavitosi locali e ritorna con Billy. Nel frattempo Sydney viene derubato di tutto, vedendo sfumare l’opportunità di dare una vita dignitosa a sua moglie e suo figlio. Chiede aiuto a Billy, pregandolo di prendere parte ad un ultima partita. Quest’ultimo, inizialmente reticente per aver promesso a Gloria di mettere la testa a posto ed accantonare le scommesse, accetta. Il duo vince ma Gloria lascia Billy in modo definitivo: sconsolato, chiede aiuto al suo amico Sydney il quale lo aiuta assumendolo nella sua impresa edile e permettendogli di continuare a vivere la vita così come la intendono loro.
Come spesso accade nelle traduzioni italiane, anche questo film è vittima di un titolo che tende a sminuire lo spirito stesso della pellicola. Dall’evocativo White Men Can’t Jump si passa ad un più banale Chi non salta bianco è, ponendo l’accento sulla natura calciocentrica che si ha in Italia dello sport. La pellicola esprime tutto l’entusiasmo che il cinema ha riservato (e continua a riservare) nei confronti della palla a spicchi nonché la perfetta rappresentazione della Californication in ogni suo elemento: palme, sole, spiagge, belle ragazze e partite di basket senza sosta. Il 1992 (anno di pubblicazione del film) era il periodo di massimo splendore della pallacanestro a livello internazionale, grazie alla figura di Michael Jordan e a quella dei Chicago Bulls. White Men Can’t Jump si attesta quindi tra i film sul basket che ogni amante di questa disciplina sportiva non dovrebbe perdersi. Un film senza dubbio più leggero rispetto ad altri ma che riassume lo spirito solare di questo sport. Da segnalare anche i cappellini indossati durante le partite da Wesley Snipes recante la marca Colnago, famoso marchio di biciclette italiane. Le interpretazioni di Wesley Snipes (prima di diventare un muscoloso Snicker con le gambe in Demolition Man con Sylvester Stallone) e del versatile Woody Harrelson la rendono una commedia molto interessante e da non perdere per cercare di abbattere i muri della noia dettati da questa maledetta quarantena.
Hank Cignatta
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