Sigari d’altri tempi: Mercator Jupiter, una gustosa capsula del tempo
Buona giornata ai lettori e alle lettrici di questa nuova rubrica dedicata al mondo del lento fumo. Oggi trattiamo di un sigaro ormai fuori produzione (almeno sul nostro mercato), proveniente da un periodo in cui l’ Italia era ancora nel pieno del boom economico e della Lira. Parliamo dei sigari Mercator Jupiter, composti da una fascia di tabacco scura dal colore marroncino. Nonostante i sigari abbiano un po’ di anni si sono conservati benissimo e non presentano errori nella foglia: l’anilla di cui il sigaretto è composto è di colore oro e il tabacco non è umido.
Una volta accesso nel sigaro Mercator Gold si nota subito come il tiraggio sia semplice, adatto a tutti, dal più esperto al neofita e la combustione non è come quella di un cigarillo ma per certi versi un po’ ci si avvicina. Non si spegne con facilità anche se si danno delle boccate a distanza l’una dall’altra. L’ aroma di questo Mercator è di un amaro leggero, che tende ad essere anche acre. Si avverte altresì un retrogusto grezzo che sa di “vecchio”, cosa tipica dei sigari un po’ datati ma che in fin dei conti vale “il prezzo del biglietto”.
La forza e il carattere di questi sigari ad inizio combustione sono tutto sommato leggeri e la loro carica nicotinica non è forte. Al contrario si rimane su una forza che inizialmente è di un tono medio leggero. Si possono avvertire nella paletta aromatica delle note dolciastre che dopo poco lasciano spazio a sentori di pepe nero che non pregiudicano affatto l’esperienza di fumata. È comunque bene ribadire che, nonostante gli anni, si avverte che è un sigaro dal sapore datato nonostante sia stato conservato bene ancora nel suo involucro di plastica. Degustare questi tesori rari significa assaporare attimi di vita di storia passata, un po’ come avviene quando si sceglie una bottiglia di vino di annate pregiate. Giunti a metà fumata l’ aroma del sigaro si fa più corposo, più pieno, l’ amarognolo si sente in maniera più decisa, in modo meno raffinato rispetto prima e senza variazioni di sapori. Verso la fine, il Mercator Jupiter regala note leggermente aspre, più acri e poco tostate. In conclusione è un sigaro buono senza eccessive pretese, per momenti di relax ed adatto a tutti.
Esseventinove
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