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    Http Error Extravaganza presenta: Rovigo Hardcore #9, Mega Pub, la mecca del crossover di Rovigo parte II

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    E sentiamo dunque Davide, molto disponibile a ricordare gli anni del Mega Pub.

    D.C.: “Ciao Davide, ci sei stato segnalato come il responsabile artistico di quello che fu il Mega Pub, una piccola mecca della musica alternativa a Rovigo. Raccontaci un po’ di che progetto stiamo parlando. Che band hai fatto girare?”

     D:” All’epoca (seconda metà degli anni 90) suonavo in una band, i Nowhere (crossover, metal, hc, reggae) e gestivamo una fanzine A.K.O.M. (All Kind Of Music). Con la band eravamo alla ricerca di locali e birrerie che ci facessero suonare; impresa non facile, visto che nella bassa rodigina il concetto più estremo di Rock erano le tribute bands di Vasco e Ligabue. Ci imbattiamo in questa birreria, il Mega Pub per l’appunto, di piccole dimensioni e situata a Donzella di Porto Tolle, zona produttrice di vongole, cozze, nebbia, zanzare e nutrie. La signora Andreina che gestiva il locale con il marito Angelo (r.i.p.), aveva provato a movimentare le serate con il Karaoke. Non soddisfatta al 100%, cercava qualcosa di alternativo. Provò dunque a fare musica dal vivo con tre serate: noi (Nowhere), una band grunge chiamata Barton Fink ed una di pop-rock. La signora ha notato che nella serata di musica grunge e soprattutto nella nostra il consumo di birra e quant’altro era superiore alla media, perciò ci propose di andare a suonare con la nostra band tutti i venerdì sera,  situazione che dal mio punto di vista sarebbe stata deleteria, perché vedere la stessa band tutte le settimane penso che poi nel giro di neanche un mese avrebbe rotto i coglioni. Avendo parecchi contatti tramite la fanzine e sentendo il bisogno di uscire un po’ dal nostro territorio andando a suonare da altre parti con il nostro gruppo, ebbi la brillante idea di sfruttare l’esigenza del locale facendo arrivare bands da altre parti d’Italia con lo scopo poi di effettuare scambi di data con i Nowhere. La cosa bella del Mega Pub era che trovandoci in una zona abbastanza dispersiva ed avendo i giovani della bassa voglia di vedere ed ascoltare musica seria, si creò un polo che raggruppava  ragazzi che ascoltavano musica alternativa di tutte le zone limitrofe, non solo di Porto Tolle ma anche Rosolina, Loreo, Taglio di Po, Porto Viro, Cavarzere, Adria. Al Mega Pub trovavi un mix di ragazzi che ascoltavano Punk, Metal, Reggae, HC, Death, Black e che riuscivano a convivere senza attriti all’interno della stessa sala. Il Mega Pub come detto prima era piccolo, i gruppi che montavano la loro strumentazione nell’angolo di una stanza senza palco e suonavano circondati da ragazzi con magliette di Burzum, Napalm Dead, Green Day, Offspring,  Helloween, Iron Maiden. Le band che venivano a suonare al mega pub all’inizio erano sempre un po’ perplesse perché vedevano il posto piccolo, l’assenza di un palco, la gente più svariata ma poi se ne andavano tutti felici e contenti con la voglia di ritornare perché c’era partecipazione e voglia di divertirsi, da parte dei ragazzi. Ci sono state delle serate dove si creava una vera e propria bolgia tra gruppo e pubblico. Non ricordo il nome di tutte le bands che hanno suonato al Mega Pub… alcuni nomi: SAMSARA, FRASTUONO, ZERO SIGNAL, NOWHERE, FEAR FLAMES, BIG HOUSE BURNING, ACAJOU, FOLDER, HU:T, PAY, INFECTION CODE e tanti altri.

    D.C.:” Sei riuscito ad ottimizzare dal niente in pratica. I Nowhere avevano componenti Hardcore mi dicevi (credo con radici nel Metal Core di stampo anni 90), la nostra inchiesta riguarda appunto il Punk Hardcore. Nello specifico, il Mega Pub è da considerare come uno di quei posti che hanno dato una mano alla crescita del movimento in zona? In che rapporti eravate con i Centri Sociali di Rovigo (altri luoghi della “scena”)? 

    D:” I NOWHERE nascono nel 1995 con lo spirito della sperimentazione, le sonorità ruvide del Metal e dell’ improvvisazione tipica del Rock anni 70. Nei primi demo troviamo influenze di RATM, LED ZEPPELIN, PRIMUS, POLICE, STONE TEMPLE PILOTS, MORDRED, PINK FLOYD per poi negli anni personalizzare uno stile che raccoglieva sonorità Metal ed influenze Reggae e Tribal come BAD BRAINS, SEPULTURA, POD, DEFTONES, DOWNSET, KORN. Non eravamo una vera e propria HC band, ma ne avevamo l’attitudine. Alcuni componenti oltre ai BAD BRAINS apprezzavano anche bands come: PENNYWISE, GORILLA BISCUITS, BAD RELIGION, DEAD KENNEDYS, SICK OF IT ALL. I centri sociali rodigini li conoscevamo, ci abbiamo anche suonato: una volta all’Eternit e due volte al Samir, però non li paragonerei al Mega Pub, come ti ho già detto c’era un mix di generi e di persone, non vi era niente di politico, “Anarchia” nel senso di convivenza tra persone di destra,  sinistra e centro con l’unico scopo di divertirsi a suon di musica. Questo sicuramente ha aiutato il movimento musicale in generale, stimolando i ragazzi che venivano ai live a fare musica, a mettere su delle bands.”

    DC:” Diciamo che più che “Anarchia” è quello che succede normalmente in un locale commerciale: non sai come la pensa quello/a che hai di fianco perchè sei li solo per lo show. No aspetta, mi correggo: è così anche nei centri sociali. Sono stato a serate nei CSO con più persone di destra che compagni. Ma questa è un altra storia…Raccontaci degli aneddoti stravaganti accaduti nel tempo. Hai qualche bomba da sganciare?”

    D:” Infatti il termine “anarchia” l’ho virgolettato proprio per questo motivo perché onestamente non ha più senso al giorno d’oggi fare certi paragoni. Esistono solo persone civili e persone incivili. I nostri nonni hanno giustamente lottato per liberarci da invasori e teste di cazzo, i nostri padri hanno lottato per dare il potere al popolo operaio. Oggi noi dobbiamo lottare per tramandare ai nostri figli un mondo più civile e sulla base di quello che sta accadendo nel mondo, la vedo abbastanza dura. Aneddoti… certo che ne ho:

    – quella volta che vennero a suonare i TORQUEMADA ( di Reggio Emilia se non ricordo male) e terminata l’esecuzione del loro repertorio (una decina di pezzi), il pubblico con entusiasmo e calore, li ha obbligati a rifare da capo l’intera scaletta.

    – i NOWHERE erano soliti tra la fine di un loro brano e l’inizio di “roots” dei Sepultura, distribuire tra il pubblico barattoli e tamburi per una specie di assolo tribale collettivo. Tutto ok, senonché finito il concerto, 3-4 ragazzi sono andati avanti a bere e picchiare barattoli fino alle 5 della mattina… – suonando “on the floor” si creava da subito uno scambio di energia tra pubblico e band, che spesso generava pogo e crowd surfing. Con alcune bands tipo FRASTUONO e ZERO SIGNAL, a fine serata sul pavimento c’erano alcuni pezzi del locale, smontati e rotti nell’occasione… 

    – Quando vennero i BHB (Big House Burning di Ravenna) il loro cantante aveva il gesso ad una gamba, il pubblico per aiutarlo gli ha fatto cantare quasi metà concerto sollevato in trionfo galleggiando sulla folla.

    DC:” Come si concluse l’esperienza del Mega Pub?”

    D:” Il periodo d’oro del Mega pub è durato poco meno di 3 anni… e qui devo raccontarti un altro aneddoto, la locazione era in affitto e il proprietario delle mura abitava di fianco al locale, per la precisione aveva la camera da letto che confinava con l’angolo dove le bands suonavano. Perciò dopo insistenti lamentele decisero di spostarsi in un altro edificio isolato e fuori dal centro.  Molti dissero che questa fosse la causa della fine del Mega Pub, ma io non penso sia così, visto che nella nuova location si sono fatti da subito dei bei concerti. L’affluenza ha iniziato a calare nell’autunno del 2000. Una delle cause potrebbe essere  il fatto che molti frequentatori iniziarono a spostarsi per università o lavoro, trovando alternative di svago su altre piazze oppure il “non ricambio” generazionale; a fine anni 90 c’era fame di musica live, dall’inizio del nuovo millennio ho notato uno scarso interesse dei giovani verso certi ideali, e verso la musica suonata… vedi il boom della trap e il calo drastico di musicisti tra i giovani. Ps = con il calo del pubblico, il pub si è trasformato in una trattoria (il Pescatore da Andreina) ancora attiva.

    In conclusione, è chiaro che il Mega Pub non è stato nominato da nessuno finora per via del fatto che ha ospitato band che non erano “Hardcore” per i puristi ma bensì CROSSOVER com’era definito all’epoca il mix tra più generi. E’ un peccato che intere porzioni di storia vengano cancellate da chi non documenta i fatti ma riporta solo quello che si conforma a trend e amicizie. E’ la solita vecchia storia.

    D. Controversy

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