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    Editoriale Gonzo: Addio a Silvio Berlusconi, l’innovatore (tra l’altro) dell’informazione

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    Chi ci segue da diverso tempo sa come la nostra linea editoriale non tratti di gossip, di calcio e di politica. La scelta di non trattare quest’ultimo argomento è stata dettata dall’obiettivo ben preciso di distaccarci da tutti gli altri progetti editoriali finora presenti nel non spesso regolamentato macrocosmo dell’informazione online. Sarebbe miope, da parte nostra, non rendere omaggio ad una figura che nel bene e nel male ha cambiato il volto dell’Italia in molti aspetti.

    Una foto giovanile di Berlusconi ritratto nel suo ufficio (1977)

    Silvio Berlusconi è una figura che ha scritto la pagina del nostro Paese per oltre quarant’anni, sia nel bene che nel male (come già scritto sopra): ha avuto diverse vite come imprenditore, editore e come politico. Non scendiamo nei particolari perché non ci interessano e poiché non spetta a noi elencare. Ci permettiamo di omaggiare in modo umile una persona che ha fatto della comunicazione un punto di forza, riscrivendola e rivoluzionandola. Impossibile non fare un richiamo alla fondazione di Mediaset (all’epoca Fininvest, almeno fino al 1996) che con Italia Uno, Canale 5 e Rete 4 hanno scritto la storia della televisione privata arrivando negli anni a diventare il secondo polo televisivo italiano. Per non parlare della sua parentesi da presidente del Milan prima e con il Monza recentemente, al di là della fede calcistica (altro argomento che non trattiamo nelle nostre pagine virtuali).

    Già immaginiamo diversi nasi storti e persone che avranno un rovesciamento di bile nel leggere queste righe o che si lanceranno in sperticate critiche sotto i profili social del nostro giornale (e come sta succedendo in queste ore anche su pagine che non hanno mai trattato e non trattano di politica) e dei quali, onestamente, non ce ne può fregare di meno. Non ci vogliamo schierare politicamente e non lo faremo mai, in quanto ognuno è libero di scegliere chi votare senza necessarie rotture di coglioni altrui. Questa è bensì una delle tante celebrazioni che dalla notizia della sua morte giunta questa mattina alle 9:30 stanno arrivando da tutto il mondo ad una persona che ha avuto il pregio anche di rivoluzionare l’informazione, con la fondazione del TG5 avvenuta nel 1992 e che ha visto avvicendarsi ed affermarsi figure di spicco del mondo del giornalismo nostrano quali il direttore Enrico Mentana, Cesara Buonamici, Cristina Parodi, Emilio Carelli e Lamberto Sposini solo per citare i più illustri. Non dimentichiamoci che nel 2009 la versione italiana della rivista Rolling Stone (nostra diretta concorrente sull’italico territorio) assegnò proprio a Berlusconi il titolo di rockstar dell’anno e la sua copertina “per gli evidenti meriti raccolti dal Cavaliere, capace come nessun altro di stare sotto le luci della ribalta e distinguersi per il suo stile di vita degno delle migliori rockstar”. Ed è proprio alla sua figura di icona pop, di brillante comunicatore e di rivoluzionario dell’informazione che noi brindiamo, consci di aver perso una figura che non avrà eguali nella storia del nostro sgangherato e tristemente disunito Paese.

    Hank Cignatta & Alan Comoretto

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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