Usyk vs Joshua: può essere questa la tempesta perfetta che la boxe stava aspettando?
Londra chiama e la grande boxe risponde. Ed era anche ora, in tempi in cui la Nobile Arte vive la più grande crisi di identità e di valori della sua storia. Sul prestigioso ring allestito presso il Tottenham Hotspurs Stadium, generalmente casa delle partite di calcio dell’omonima e blasonata squadra calcistica, lo scorso sabato il pugile ucraino Oleksandr Usyk ha incrociato i guantoni con l’idolo di casa Anthony Joshua. Lo sfidante ucraino è riuscito in una storica impresa, una delle tante di cui pullula la storia del pugilato ma della quale c’era un dannatissimo bisogno. Usyk batte Joshua in casa sua, gelando l’entusiasmo dei sessantaduemila spettatori presenti all’evento e detronizzando il campione che ancora non era riuscito a trovare sulla sua strada quell’avversario in grado di dargli una lezione di pura classe pugilistica. Lasciati da parte i gusti personali, evitatando la mentalità da retaggio calcistico non si può non ammettere che Usyk è riuscito a dominare Joshua per dodici round ai punti e per verdetto unanime.
Dopo i primi round di canonico studio tra i due contendenti, Usyk ha preso le misure dell’iridato beniamino di casa, riuscendo a prendere il largo sull’avversario e ad imporsi grazie ad uno stile incalzante, dove il suo sinistro dinamitardo ha dettato il ritmo dell’incontro. Menzione particolare anche per la difesa dell’ucraino, capace di rendere inoffensivi i tentativi di Joshua di metterlo seriamente in difficoltà. Sublime l’ultima frazione del match a ridosso del dodicesimo e ultimo round, dove Usyk ha sfoderato un colpo che ha rischiato di far vedere le stelle all’Ercolino inglese, salvato dalla campana da un KO che pareva certo.
Joshua esce parecchio ridimensionato da un match che lo dava come favorito e che ha dato merito alla classe di Usyk, il quale riesce a diventare campione del mondo dei massimi WBA, WBO, IBF e IBO grazie ad una boxe granitica e non impacciata come da tempo non si vedeva nella categoria. La rivincita tra Usyk e Joshua è già fissata, come previsto da contratto, anche se tanta rimane l’amarezza nel non poter vedere Joshua incrociare finalmente i guantoni contro Tyson Fury, il vero campione delle folle d’Oltremanica, il quale tra due settimane affronterà Deontay Wilder in un match valido per il titolo mondiale WBC. Resta il fatto che è di queste cose che la boxe ha bisogno per cercare di non implodere e scomparire sotto il peso dei suoi problemi. Tutto il resto sono solo cazzate buone per vendere biglietti ad un pubblico che non sa cosa sta guardando.
Hank Cignatta
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