Clint Eastwood, il cazzuto antieroe di Hollywood
Clint Eastwood: basta pronunciare il suo nome per richiamare alla mente uno degli attori più iconici e rappresentativi della cinematografia mondiale. La sua intera carriera cinematografica basta da sola a descrivere l’età dell’oro della cosiddetta Industria dei Sogni, che ultimamente da sempre più importanza a produzioni dai budget gargantueschi dove si fa a gara a chi inserisce gli effetti speciali più mirabolanti. E poco importa se la trama non è in grado di lasciare qualcosa di reale allo spettatore: ottenebrato dall’apparenza a discapito della sostanza, lo spettatore è stato educato a tralasciare dettagli fondamentali che fanno di un film un vero capolavoro per focalizzarsi su emerite stronzate.
Il buon Clint, classe 1930, ha raggiunto la fama mondiale negli anni Sessanta dopo essere stato scelto dal maestro degli Spaghetti Western Sergio Leone per girare in Italia la sua Trilogia del Dollaro, composta da capolavori del genere del calibro di Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo. Grazie a queste pellicole Eastwood diventa il volto per eccellenza di un nuovo modo di fare e di intendere il cinema Western. Una volta tornato in patria, ha preso parte ad alcuni western di pregevolissima fattura quali Impiccalo più in alto, Lo straniero senza nome, Il texano dagli occhi di ghiaccio, Il cavaliere pallido e Gli spietati. Questi grandi successi hanno fatto si che il suo nome sia uno tra i più riconoscibili del filone western assieme a quello di John Wayne.
Il successo di Clint Eastwood continua grazie anche alla fortunata serie di film polizieschi dove ha interpretato il ruolo del burbero ispettore Harry Callaghan in cinque film nell’arco di diciassette anni. Personaggio poco incline alle regole e agli ordini impartitegli dai suoi diretti superiori, Callaghan ha una sua personale visione della giustizia che passa anche per metodi decisamente poco ortodossi ma che, in fin dei conti, hanno come obiettivo primario quello di difendere il sistema giudiziario che ha promesso di difendere pur nonostante sia in grado di riconoscerne limiti e criticità. Grazie anche a questo ruolo Clint Eastwood è entrato di diritto nell’Olimpo dei grandi attori cinematografici mondiali, diventando a tutti gli effetti il prototipo dell’antieroe che mangia fulmini e caga saette, giusto per intenderci. E da interprete di ruoli di azione è diventato negli ultimi anni anche apprezzatissimo regista, dimostrando di aver fatto tesoro degli insegnamenti di regia del suo maestro Sergio Leone.
Dietro la macchina da presa ha girato film che sono diventati capolavori del loro genere come Gunny, I ponti di Madison County, Space Cowboys, Mystic River, Million Dollar Baby, Flags of our fathers, Changeling, Gran Torino, Invictus- L’invincibile, American Sniper e Il Corriere. Un grandissimo personaggio che ha segnato in modo indelebile la storia del cinema mondiale nonché l’apoteosi del cazzutismo cinemarografico.
Hank Cignatta
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