Delirium Gonzus
La verità è che sono tra due fuochi. Mi sono perso e ritrovato nello stesso tempo. Da un lato mi sento parte di un qualcosa che ho inseguito per tutta la prima parte della mia esistenza e che adesso sta prendendo forma secondo un segno preciso. Dall’altra ho abbandonato ciò che in un primo momento mi dava leggerezza nel riuscire ad affrontare i volti vuoti ed emotivamente spenti di persone che non erano nient’altro che fogli bianchi in attesa di essere scarabocchiati. Sono cambiato, senza ombra di dubbio. In meglio o in peggio, onestamente non lo so. So solamente che la gente continua a fare schifo alla stessa maniera di sempre e che a questo non ci sarà mai cura possibile. Il contesto è pieno di oggetti che luccicano alla luce del sole: pezzi di plastica scambiati per lingotti d’oro.
La routine annienta quelle menti in cerca di qualcosa che possa dare loro nuovi stimoli e galvanizza chi scodinzola in attesa di continui stimoli. Cazzo, il caldo fa davvero male. Pensate mai di essere un assolo di chitarra elettrica all’interno di un mondo dove un costante e cacofonico lamento sintetico è l’unico suono disponibile e socialmente accettabile? L’eterno dubbio di essere nel giusto o fuori posto è quantomai attuale. La verità sta nel mezzo. Vi chiedete cosa realmente sia la verità? Molto probabilmente non questo lamento di un povero scribacchino che usa un social network come valvola di sfogo per la propria idiosincrasia nei confronti di un mondo che ogni giorno indossa una maschera nuova per poi cambiarla alle prime avvisaglie di scampoli di umanità. Forse la verità di questi tempi è avere un proprio libero pensiero, un’idea da portare avanti nonostante il buio dell’ignoranza imperante che penetra con veemenza le paludi di questi tempi cupi. O forse più semplicemente ragionare con la propria testa senza essere distratti dal cosiddetto “pensiero unico”, che unisce si ma svilisce il singolo individuo che non è abituato a ragionare in solitudine. Se pensate che sia pazzo, molto probabilmente avete ragione. E non sono mai stato meglio di così.
Hank Cignatta
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