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    Http error extravaganza #21, l’illusione della perfezione

    Come deterrente al suicidio, molte persone si autoconvincono che la loro vita sia interessante. Credono di vivere in un film che GLI ALTRI osservano ammirati. Costruiscono strutture salvavita, pieni di se, svolgono la loro parte attoriale in una grande illusione esistenziale. E’ una delle tante tragiche parti nel drammatico palcoscenico della realtà. Non riescono ad immaginare niente e nessuno oltre a loro stessi, tronfi e compiaciuti dalle loro misere azioni. Il problema è quando realizzano che tutto questo è inutile e fine a se stesso, ed esiste qualcosa di molto più importante della futile apparenza. E per citare una frase di un grande film, che nel mondo di plastica della canzone pop stanno usando a caso: “Il problema non è la caduta. Ma l’atterraggio”.

    Perfezione plastica

    Annientamento. David sta tornando in macchina da lavoro. Guida sotto un cielo oscuro, con nuvole cariche di pioggia, strani lampi all’orizzonte. Di solito, nel breve tratto che lo distanzia da casa, ascolta la radio. Oggi l’ha spenta dopo un minuto di ascolto. Disgustato. Berlino. Le vie attorno ad Alexanderplatz che portano nel quartiere Kreutzberg sono intasate. Vene ostruite di un grande mostro metropolitano. Una trappola di cemento e ferro. David, non può fare molto. Se abbandona la macchina perde ogni speranza di arrivare a casa in tempo. A piedi ci vorrebbe almeno mezz’ora. Si chiede per cosa dovrebbe arrivare a casa in tempo poi. Quindi resta in macchina e spera in un colpo di fortuna. Un improvviso smaltimento. Dove vogliono andare tutte queste persone? Il pianeta è una sfera da cui non si può sfuggire a piedi.

    Annientamento. In macchina, solo con se stesso. A fargli compagnia solo quelle nubi cariche di elettricità che tentano di comunicargli qualcosa. Non può quindi che guardare indietro e rileggere alcune pagine del libro della sua vita. E’ il momento giusto per farlo. Da anni è impantanato in un lavoro demoralizzante senza possibilità di evoluzione. La sua ambizione è rappresentata da un essere scuoiato senza arti, occhi e lingua che urla nel suo subconscio. Sopporta tutto questo per uno stipendio dignitoso che consente alla sua famiglia di sostenersi.

    Famiglia. Nella macchina di fianco a lui, anch’essa incastrata nel traffico, un intera famiglia piange, si dispera e si guarda attorno. Nessuno merita tutto il male che gli capita. Ma prima o poi arriva.

    Annientamento. Quella scena lo fa ritornare alla sua inconsistente situazione familiare: La moglie Joan, da anni ha una relazione con il suo migliore amico, Tony. Sa per certo che mentre è a lavoro, lui va da lei e si scopano nel suo letto. Non ne ha mai fatto un dramma. Non poteva certo disfare tutto quello che avevano costruito assieme per una sciocca e temporanea relazione extraconiugale. Si da la colpa per non essere riuscito ad avere figli di tutto questo. Alle cene tra amici lei e Tony, fanno finta di non conoscersi. Ma David ha installato un software nel telefono della moglie con cui visiona tutti i loro messaggi. Annientamento. E come una mandria di metallo immobile, David è ancora li fermo e ne fa parte rassegnato. Non un metro in più. Non un metro in meno. Esattamente come la sua vita. Riflette su questo quando sente un immenso boato in lontananza e vede dei lampi accecanti. Accecato temporaneamente. Come i leader delle superpotenze mondiali che da settimane si promettono di nuclearizzarsi a vicenda esibendo i propri arsenali come fossero i loro patriottici cazzi. Probabilmente noi popolazione civile abbiamo le idee più chiare a proposito di una possibile guerra nucleare e delle conseguenze di tale disastro, rispetto a questi maniaci dell’ego con un potere terribile in mano e problemi di autostima. Forse anche di disfunzione erettile. Quel premier Italiano morto da poco non ha mai minacciato nessuno in effetti, pensa David. E la cosa gli strappa un tragico sorriso. Ma tanto cosa importa ormai. Annientamento. Attorno a lui la gente scende dalle macchine e comincia a correre a piedi, smarriti come quando uccidi la madre a dei cuccioli davanti ai loro occhi. Squilla il telefono. E’ Joan, sua moglie. Risponde.

    -Si?- -…- -Dimmi Joan- -Amore…hai visto? Sono qui che ti aspetto. Fai presto…-

    La comunicazione cade. Almeno il suo ultimo pensiero era rivolto a lui. Quest’illusione cade subito dopo aver controllato l’app che segue il telefono di Joan ed aver trovato un messaggio per Tony che dice -Ti Amo-. David vede una luce provenire dall’orizzonte. Si ricorda quel minuto di radio che ha ascolta prima di spegnerla. Il messaggio straordinario diceva che otto testate nucleari stavano arrivando sulla Germania come atto bellico preventivo di svariati altri paesi avversari. Ormai chi era il nemico era poco rilevante. David decide di smontare dalla macchina. Si siede sul cofano. Sente ondate di vento caldo provenire verso di lui. Molto presto ci sarà una bestiale onda d’urto se non di peggio, immagina. Meglio così. Almeno ha visto la fine del film. Pensa. Questa storia non ha un lieto fine. Annientamento.

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