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Http Error Extravaganza #20, e’ strategico cinismo dolcezza!

Forse non è stata una grande idea andare a fare Yoga con la t shirt di Bin Laden. “Ma si rende conto che questo è un posto di pace?”, mi domanda la signora seduta accanto a me con i capelli fucsia ed una borsa per la quale devono aver scuoiato un intera foresta di animali per ottenerne la costosa pelle. “Signora, ho semplicemente sbagliato squadra. E’ come se fossi entrato in un negozio Nike con una tshirt Adidas. E’ una questione di Competitors. Può capitare, con tanti marchi in giro!”.

Viviamo in una società in cui non capiamo nemmeno chi ci sta inculando. C’è una sola certezza: qualcuno lo sta facendo. In quest’epoca fallica dove chi spara il missile più lungo è il vero uomo, non possiamo fare altro che osservare e aspettare che quanti più virtuosi fallici  si ammazzino tra loro. Non è cinismo, il mio. E’ strategico cinismo! Come farei altrimenti a sopravvivere in questa disumanizzata società? Per essere dalla parte dei più deboli devi sviluppare un certo cinismo anche solo per combattere le critiche di una parte della società che ti ritiene stupido per schierarti con chi sta perdendo. L’empatia è arte ormai desueta, come farsi le seghe.

Uno strumento stupido e abbandonato come le VHS, il Walkman o la DubStep. E’ con questo mood che ho incontrato l’unico uomo al mondo senza social network. E l’ho ucciso. Non è più tempo di estraniarsi dalla lotta ma di combattere sul campo del nemico con le sue stesse armi. Non siamo più semplici consumatori, siamo anche creatori (non pagati) di contenuti ed interazioni per le grandi Corporation Tech dei social e dell’e- commerce. E’ il tema del momento. Schiavi felici. Facciamo vetrina della nostra banale vita tra foto di viaggi, feste, lavoro. Sfoggiamo proprietà come macchine o vestiti, testimoniamo attività in palestra, al mare in auto. Scrolliamo eshop e compriamo cose oltre l’inutile. Facciamo vedere tutto questo ad un pubblico immaginario a cui non frega un cazzo oppure ci odia, ma il danno più grosso lo facciamo dando in pasto i nostri dati alle big tech che ci profilano e ci condizionano successivamente. E se ci associassimo per dare in pasto a questi leviatani ipercapitalisti dati falsi e surreali? Si, sembrerebbe un discorso serio. Una manovra situazionista per fare in modo che in cima alle tendenze arrivino dati inventati ad arte. La Pino Puddu Band (nome inventato) trend di ogni social centralizzato. Trappole su trappole di questo tipo minerebbero la credibilità di queste corporazioni. Le farebbero crollare in borsa. Sarebbe la fine della tirannia, se non fosse per quei milioni di culi fotografati dalle loro padrone con associate frasi filosofiche. Il social per molte persone è la realizzazione del proprio delirio. Una droga. Queste pecore griffate non collaborerebbero.

Certo, esistono i Social decentralizzati, ma sappiamo benissimo che uno è comunista finchè non diventa ricco. Quindi, è uno spazio libertario a orologeria, destinato a fallire. Io stesso sono stato censurato anche li. Le dinamiche sono le stesse dei BIG ma fatto in piccolo. Quale è la via di fuga? Credo che l’unica opportunità sia cominciare ad usare forme di comunicazione scritta analogica. Mi viene in mente il network creato da Lenny Lucchese che scriveva messaggi nei cessi di tutto il mondo, cominciando un vero e proprio processo di comunicazione con i vari fruitori dei bagni. WC NET lo nominò. Tutt’ora in molti cessi pubblici, di autogrill o chimici, potete trovare infinite discussioni. Lì pronte. Almeno se le leggete cagando concimate e fate qualcosa per la Terra piuttosto che per un fottuto TecnoMonarca! NETWORK ALTERNATIVO. Me lo sentirete ripetere spesso prossimamente. Da dentro le piattaforme (per emigrarne) da fuori le piattaforme (per emigrarci). A risentirci tecnoguerriglieri.

D. Controversy

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