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Http Error Extravaganza 16, da sempre Dio è più controverso di Skynet

Dietro all’algoritmo che induceva al suicidio non c’era un tipo di intelligenza artificiale malvagia come tutti pensavano. C’era invece una hacker attempata, apparentemente inoffensiva e veramente credente, che considerava il pianeta corrotto e peccatore. E per questo i peccatori dovevano morire. Da sempre Dio è più controverso di Skynet. I giornali di migliaia di anni fa (tipo la bibbia) lo testimoniano. Ogni giorno mi inginocchio e ringrazio chiunque mi stia ascoltando per avermi regalato questo lungo pre-party atomico. Osservo, testimone di questa retro realtà, come questo piano reale si stia sovrapponendo agli anni Ottanta.

Il capire un cazzo generale è lo stesso. L’incoscienza è una benedizione. Non ci bombarda la TV di cazzate, ci bombarda lo smartphone adesso. Figuriamoci ora che ci si può pure prendere la tintarella. Puntualizzo. La teoria zombie di Romero sul consumatore passivo nei prossimi tempi arriverà al climax. Ma non sto qui a fare semplice retorica. Il mio è un elogio alla dissoluzione delle ideologie e dei problemi. Il mal di stomaco è la maledizione del militante, non la mia. La fortuna di molteplici case farmaceutiche, tra l’altro per restare in tema turbo capitale.

Ed infatti il Capitalismo sta collassando in favore del Turbo Capitalismo. Buttate via tutti quei libri favoletta di radical chic di sto cazzo che dicono il contrario. Stiamo accelerando invece di decelerare e come se questo pianeta non fosse già abbastanza (e pieno di casini) già si sta pensando ad immerdare quello successivo. Deve sopravvivere il più ricco, non tu. E intanto sei li a guardare e ambire a ricchezze che vedrai solo da dietro uno schermo di pochi pollici. Gli stessi che ti consumi, insieme alle diottrie, per vedere i contenuti di Onlyfans della disinibita di turno. Fatti consigliare dall’algoritmo con cosa suicidarti. La lobotomizzazione di massa coltivata dai social crea dipendenza da superficialità e disimpegno, distraendoci lo sguardo dal baratro pieno di merda che sono le nostre vite. Viaggetti, serate alcoliche tra amici, partecipazione ad eventi, pseudo successi lavorativi. Tutti livelli del videogioco del banale. Li in bella mostra.

Gamificazione ad obiettivi dell’esistenza. Neanche il Terribile Dio biblico avrebbe saputo inventare castigo peggiore. Viviamo nel periodo in cui tutti credono di essere qualcuno. Rendendoli per questo tutti uguali. Standard. Zombie in uno spettacolo dove si è registi social di se stessi, intenti a zoppicare da una stronzata all’altra, dove l’unico illusorio scopo è esporsi, piacere e magari guadagnarci. Vi svelo un segreto: siete li per farci ridere. Per citare uno bravo: “Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo”. Degli anni 80 mi mancano solo le capigliature alla Bon Jovi.

D. Controversy

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