L’affascinante mondo del fumo lento, tra tradizione e cultura
Lasciate da parte ogni buonismo, ogni sentimentalismo e ogni concetto politicamente corretto. Qui oggi si parla della ricerca di uno stile di vita ben preciso, certamente per molti ma non per tutti. Di cosa sto parlando? Del fumo lento, raffinato universo capace di offrire una stimolazione extrasensoriale come poche cose al mondo. Tra le tante cose che l’Uomo ha creato per rendere vagamente interessante la sua presenza sulla Terra, quella del fumo lento è senza ombra di dubbio una tra le più stilose, appaganti, coinvolgenti e complesse che ci sia. Dopo il buon sesso, ovviamente.
Gettate via quella grottesca maschera di ipocrisia: siamo esseri viventi e, in quanto tali, spinti anche da istinti. Se così non fosse, saremmo solo delle fredde macchine calcolatrici inabili a provare ogni qualsivoglia forma di emozione. E il fatto che leggere queste poche righe vi stia provocando uno tsumami biliare o un’ irrefrenabile risata con conseguente minzione dei vostri indumenti più intimi ne è l’esempio più lampante.
Viviamo di sensazioni e di sentimenti che non possiamo assolutamente fare a meno di provare. Il più delle volte non si è in grado di comprenderle e farne tesoro. Ecco perché il fumo lento è affare per molti ma decisamente non per tutti: il riuscire a trovare un momento di calma nel caos della propria vita quotidiana è un qualcosa di unico, che giunge solamente quando si raggiunge un certo bagaglio di esperienza personale sufficiente da rendere la propria corazza abbastanza resistente da non piegarsi con disarmante facilità dinnanzi alle avversità di quella ammaliante peripatetica che amiamo definire vita.
Un sigaro quindi non è solo un cilindrico pezzo di tabacco, così come la pipa non è solo un bell’oggetto pregevolmente intagliato che emette del fumo che potrebbe risultare sgradito ad un olfatto non avvezzo alla stilosa pratica del fumo lento. Essi sono gli strumenti che permettono, a chi ne è incline, di raggiungere più ampie vette di consapevolezza scevra da pensieri inscatolati in compartimenti stagni.
Il fumo lento rende migliore, vi domanderete? Come ogni vizio, ha un prezzo e va mantenuto, laddove è possibile. Ma permette di smarcarsi decisamente dal sempiterno marchio del conformismo dilagante che spegne le menti di chi non è in grado di dare adito alcuno alla propria personalità. No, questo non è una marchetta sul fumo e non lo vuole di certo sponsorizzare. E’ una celebrazione su ciò che rende liberi, la vittoria della conoscenza sull’abbrutimento di un meccanismo (quello del fumo veloce, da sigaretta) che poco o nulla lascia alla crescita personale. Perché la cultura passa attraverso infiniti mezzi e il fumo lento è uno dei più affascinanti ed eleganti possibili.
Hank Cignatta
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