L’ignoranza, il vero motore di questi tempi del cazzo
Ieri mi è capitato di guardare un film degli anni Ottanta, una decade alla quale siamo ancora fortemente legati. Alla quale io sono fortemente legato. La amiamo perché rappresenta uno degli ultimi baluardi creativi di una società che sembra davvero anni luce lontana rispetto a quella frenetica e asettica di oggi. Proprio in quel film ci si riferiva al 2020 come un lasso di tempo lontanissimo, dove la tecnologia l’avrebbe fatta da padrona e le auto in grado di volare. Certo, la tecnologia ha fatto passi da gigante e i computer avrebbero dovuto renderci liberi e democratizzarci. Invece sono diventati nient’altro che macchine da seghe a sette cifre. La gente continua a camminare con il naso schiacciato contro lo schermo dei loro telefoni intelligenti e si scrive per mezzo di un proto linguaggio che farebbe impallidire gli egiziani e i loro geroglifici.
E mentre saremmo dovuti andare lontano ci stiamo rendendo protagonisti di una paurosa involuzione, neanche troppo lenta, che ci sta portando allo schianto finale. Mentre sorseggio un buon bicchiere di Wild Turkey guardo ciò che resta del mondo occidentale andare in fiamme. Anziché avere l’istinto di spegnere quel fuoco, mi viene voglia di alimentarlo versandoci sopra il mio drink. Se una cosa va fatta, vale la pena farla bene. E che incendio sia. Fanculo se passerò alla storia come il nuovo Nerone. Sono un fottuto casinista delle emozioni: completamente ignorato e schernito in vita, portato su un palmo di mano quando sarà diventato polvere. L’ennesima prova vivente della contraddizione dell’essere umano e di quella merdata chiamata società. Già, quella società moderna che va sempre dannatamente di fretta. Non c’è più tempo per nulla, non c’è più il gusto dell’attesa, mentre qualcuno fa un foro all’altezza del culo della statua di Gotthold Ephraim Lessing per inserirgli una supposta con su impressa la sua teoria secondo la quale l’attesa del piacere è essa stessa il piacere.
Tutto ciò ha portato ad un pericoloso abuso del libero arbitrio che negli anni ha deposto le sue uova sotto la pelle del buon senso. Quest’ultime si sono schiuse quando i tempi erano maturi, andando a distruggere tutto ciò che le circondava come la peggiore delle pestilenze possibili. Ecco quindi che nel 2020 secondo alcuni la Terra è piatta, i vaccini sono una delle cause dei mali del mondo, il Nuovo Ordine Mondiale è pronto ad attuare il suo nuovo diabolico piano per controllare l’umanità e vaccate varie ed eventuali. Pensare con la propria testa è un grandissimo valore aggiunto, specialmente oggigiorno. C’è però una piccola ma doverosa precisazione da fare: ragionare con la propria testa non fa del prossimo il nuovo paladino del Mondo Libero. Idee sbagliate miste ad informazioni parziali e confuse alimentano quell’ignoranza che sta alla base dei tempi moderni. E’ molto meglio tenere il maggior numero di persone nel buio dell’ignoranza che dare loro l’inestimabile dono della luce della presa di coscienza. Ma quella vera. Mica quelle puttanate che “ho trovatoh su Internetteh!1″
I rapporti umani, di qualsiasi natura, sono stati demandati ai consensi sui social network: rimuovere l’amicizia su una di queste piattaforme sociali pare essere l’insulto 2.0. Non importa se ci si scrive solo durante le feste comandate: conta il numero dei seguaci e quanti mi piace si riescono ad ottenere sotto ad una foto che mostra le proprie interiora mentre ci si abbandona a citazioni di scrittori e poeti di cui si ignora il nome, figuriamoci la produzione letteraria. L’ignoranza è davvero una figlia di puttana, perché è subdola ed unisce le masse. Ma alle volte è davvero una benedizione. E’ il risultato del grave errore di aver incominciato a far tossire anche le pulci. E non mi stancherò mai di ripeterlo: chi fa di sé stesso una bestia, si sbarazza della pena d’esser uomo. Parola di stronzo. Mahalo.
Hank Cignatta
® Riproduzione riservata
Post a Comment
Devi essere connesso per inviare un commento.