Bubble 80: il fine settimana che riporta in vita gli anni Ottanta

Bubble 80: il fine settimana che riporta in vita gli anni Ottanta

L’invasione del neon e della nostalgia

Grugliasco si prepara a un’onda d’urto colorata di luci al neon, sintetizzatori e cabinati arcade. Dal 26 al 28 settembre 2025, il Parco Culturale “Le Serre” diventa il quartier generale di un viaggio negli anni Ottanta: si chiama Bubble 80 ed è molto più di una fiera vintage. È un’esperienza totale, un trip intergenerazionale che mescola joystick di console retrò, vinili vissuti, Paninari pronti a smerigliarsi paninazzi nel gargarozzo e le voci dell’infanzia di Bim Bum Bam pronti a fare da colonna sonora.

Game eXplosion: 1.000 metri quadri di febbre elettronica

Varcare la soglia della Game eXplosion sarà come infilarsi in un tunnel spazio-temporale dove Pac-Man, flipper e calciobalilla prendono il controllo del sistema nervoso centrale. Novanta cabinati originali, trenta console storiche e una pioggia di gettoni che non finiscono mai. Tutto funzionante, tutto giocabile. Grazie ad Arcade Story, i padrini dei cabinati italiani, i visitatori potranno muovere le dita di pixel e nostalgia, mentre tutto attorno rimbombano i click dei Lego anni Ottanta e il tintinnio dei giochi da tavolo che hanno fatto la storia.

La locandina dell’evento

Bubble Market: 35.000 metri quadri di pura gioia vintage

Sabato e domenica il parco si trasforma in una Woodstock dei ricordi: Bubble Market è gratis, sterminato e senza freni. Abiti sgargianti, vinili pronti ancora a suonare e a fare emozionare, artigianato a tema, area cosplay, animazione per grandi e piccoli e molto altro. E come se non bastasse spunta anche un’installazione psichedelica: più di venticinque televisori a tubo catodico sparano in loop gli spot pubblicitari più iconici degli anni Ottanta. Impossibile non farsi ipnotizzare dal fascino di ciò con cui siamo cresciuti.

Ospiti e talk

In mezzo a tutte queste emozioni ci saranno i volti che hanno cresciuto una generazione: Carlotta Brambilla Pisoni e Roberto Ceriotti di Bim Bum Bam, pronti al meet&greet come se non fosse passato un giorno.

Poi arrivano i Ghostbusters Italia, sezione Piemonte, a ricordarci che gli spiriti degli anni ’80 non si acchiappano con i like ma con uno zaino protonico sulle spalle.

Non mancano i talk colti e interessanti: graffiti e pop glam, Lady Oscar e Candy Candy come eroine ribelli, viaggi nello spazio con lo Shuttle e la MIR, i segreti psichedelici della pubblicità dimenticata. E per chiudere un DJ set che promette di farti urlare le sigle dei cartoni che conosci ancora a memoria.

Biglietti, partnership e scambi di identità

Il mercato è gratis, la sala giochi è a pagamento: standard, ridotti e power token per chi non vuole smettere mai. E poi partnership con il MAUTO – Museo dell’Automobile, per un incrocio generazionale tra joystick e motori. Tutto sponsorizzato da marchi che hanno segnato un’epoca: Big Babol per dei superpalloni vintage e El Charro che rimbalza tra i jeans e la memoria collettiva.

Perché Bubble 80 non è solo un evento

Bubble 80 è la dichiarazione di guerra al presente digitale: niente avatar, niente realtà virtuale, niente like. Qui si torna al contatto fisico, alle monete da 200 lire infilate nel cabinato, ai sorrisi entusiasti dei cosplayer intenti ad interpretare i loro beniamini. È un manifesto per chi c’era, per chi non c’era e vuole immergersi totalmente nelle atmosfere degli anni Ottanta.

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Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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