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Http Error Presenta: Rovigo Hardcore #11, Delta Games

E siamo arrivati all’ultimo capitolo di Rovigo Hardcore Story. E vogliamo sganciare una piccola bomba. Se avete vissuto i vari periodi storici raccolti negli svariati libri che parlano della scena Hardcore, avrete sicuramente notato che gli scrittori escludevano intere scene, generi o crew semplicemente per simpatia. Il caso più schifoso è quello di un pseudoscrittore austriaco che esclude tutto il giro degli Earth Crisis dal suo libro sullo Straight Edge. La cosa più interessante di Roma è la Legion Crew ma a quanto pare non sono simpatici a molti.

Con noi questo problema non esiste. Abbiamo incluso tutti per il motivo opposto: riteniamo tutti i giocatori di questa scena Hardcore dei coglioni (se non pagliacci). Ed è per questo che siamo venuti a conoscenza di un progetto che ci esalta.Noi riteniamo che l’hardcore punk sia morto parecchio tempo fa. Forse prima ancora di cominciare ad ascoltarlo noi (più di 20 anni fa) ma ce ne siamo resi conto in corsa. Oggi come oggi, altri generi e altre sfumature stanno giustamente facendo estinguere il nostro genere che ha assunto toni pagliacceschi e ridondanti nei contenuti e nella proposta. Io mi sono stancato di andare ai concerti quando la mia percezione del concerto coincideva con quella del centro commerciale.

Quindi, per le solite vie traverse, veniamo a sapere che a Rovigo ce una casa di produzione Games che ha un idea interessante. Abbiamo contattato questa label ma non hanno voluto identificarsi col loro vero nome per paura di ritorsioni. Li chiameremo “Delta Games”.In soldoni i ragazzi di Delta Games stanno sviluppando un gioco che simula l’appartenenza alla scena Hardcore con tutte le caratteristiche del caso. Intervistiamoli.

D. Controversy: Mr. X e Mr. K come nasce l’idea di sviluppare un videogame sulla scena punk hardcore italiana?

MR. X. : Beh, è molto semplice. Il soggetto ci è stato servito su un piatto d’argento dall’uso dei vari social da parte dei vari membri della scena. Una volta tali soggetti li vedevi solo ai concerti e ci scambiavi qualche parola. Ora che sono anni che si sputtanano scrivendo su Facebook o Instagram, prima ancora My Space, ti rendi conto con che coglioni condividevi lo stesso ossigeno ai concerti.

D Controversy: Sulla fine di questo movimento credo siamo della stessa linea. E soprattutto del declino a causa di tali comportamenti farseschi e tendenti all’ultracommerciale.

Mr.K: Si, nell’ambito Punk Hardcore abbiamo raggiunto vette di capitalismo che neanche Trump ipotizzerebbe. Diciamocela diretta: i kidz si sono sempre accoltellati alle spalle per 10 euro o un minuto di visibilità. Probabilmente questi sono tutti sintomi di disturbi o nevrosi che determinati soggetti vengono a sfogare in questo ambiente. Lo dico sempre: fate un test! Organizzate 5 concerti, segnatevi quante persone vi contattano e si spacciano per amici leccandovi il culo per una data. Poi di punto in bianco smettete. Segnatevi quanti ancora vi contattano per sentire come state. Praticamente nessuno. E’ ultracapitalistico relazionarsi solo a fini commerciali no? Esiste solo domanda e bisogno a questo livello.

D Controversy: Si è triste.

Mr.X: Guarda, triste è vedere che ai concerti ci sono solo poserini pisciaturi che vanno solo per l’estetica delle tshirts ma non sanno un cazzo del movimento. L’opera da “butta dentro” di alcune crew ha fatto si che nessuno sa perchè sia li in quel momento a vedere un concerto per davvero. E’ surreale. Queste persone spariscono come sono arrivate. E’ quello che sta succedendo adesso nel 2023.

D Controversy: Cambiamo discorso. Come funziona il gioco. Non chiedo niente di tecnico perchè ne so poco e vi chiedo di essere meno tecnici possibili.

Mr. K: Fondamentalmente, per rimanere su note conosciute, funziona tipo GTA. Puoi scegliere tra alcuni personaggi precostituiti oppure crearti il tuo con una vasta scelta di connotati. In base a chi scegli abbiamo strutturato una serie di mission.

Mr. X: Di default abbiamo messo Il gangsta rapper che fa l’impiegato di lavoro nella vita reale, il punk 77 ricco di famiglia, l’organizzatore di eventi che fa suonare gli Integrity ma sogna Sferaebbasta e l’hardcore sxe impegnato segretamente fascista (Immancabile). 

D Controversy: Interessante. Le mission in cosa consistono?

Mr X: Beh, te ne posso sparare alcune: Ce quella Mission in cui sei ad una presentazione di un libro di Zerocalcare a convincere tutti che piangersi addosso è l’unica soluzione per la sinistra italiana. Oppure sei al concerto che hai organizzato con delle agenzie importanti e devi cercare tra il pubblico almeno una persona che conosca 3 band hardcore. Difficile questo. Un altro che mi piace è quello che ti interfaccia con un social e devi commentare un fatto di attualità con l’opinione più neutra e patetica possibile per attirare più like. Ce anche il livello in cui suona una band hardcore americana e devi fare di tutto per farti una foto con loro da pubblicare nei social. 

D Controversy: Il fine di queste mission?

Mr K: Accumulare Bitcoin/Punti Scena. E’ la droga del momento.

D Controversy: Con questo gioco cosa volete ottenere?

Mr. X: Beh, noi facciamo già parte di un azienda di successo, questo è un divertissment che potrebbe fruttare numeri. Il bacino di utenza si è allargato negli ultimi anni più che altro a livello virtuale. Chi segue trap o neomelodico lo puoi trovare comodamente ai concerti. Per il momento è così. Fra qualche anno credo che l’Hardcore sarà un ricordo o il giochino di qualche vecchio rimasto. Quindi anche noi, come tanti altri, abbiamo voluto monetizzare da questa carcassa.

D Controversy: Capisco. Non condivido ma capisco.

Mr. X: Ah ce anche la possibilità di creare l’avatar di uno scrittore di libri che infama o esclude a prescindere. Quindi hai membri di band che ti aspettano fuori casa per regolamento.

D Controversy: E con questa chiudiamo. Quando uscirà questo games credo lo noteremo. Vi ringrazio dell’intervista e per aver chiuso ROHC Story.

Mr. X: Rovigo Uber Alles!

D. Controversy

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