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    Omar Palermo, in arte Youtubo Anche Io

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    Interno. Giorno. Il mio appartamento. Dodici e trenta. Mi sto preparando per andare in radio quando sullo schermo del mio computer compare la notifica di un nuovo video pubblicato sul canale dello youtuber Giorgio Sciacca. Lo sto seguendo da qualche settimana in quanto si era messo sulle tracce di Omar Palermo, in arte Youtubo Anche Io, famoso per aver caricato dei video nei quali si mostrava anche in alcune mangiate pantagrueliche. Sciacca era partito dalla sua natia Catania per raggiungere la cittadina di Rossano, in Calabria, dove Palermo viveva. Lo scopo dello youtuber era quello di avere notizie da parte di Youtubo Anche Io, latitante dai suoi fans (veri o presunti) da circa tre anni.

    Lo Youtuber Giorgio Sciacca. Fonte ph: https://twitter.com/giorgio_sciacca

    In questo lasso di tempo i suoi fans (o followers, come era solito chiamarli lui all’inizio di ogni suoi video) hanno incominciato a chiedersi che fine avesse fatto, arrivando ad ipotizzare addirittura che fosse morto. Lo stesso Youtubo, poco tempo dopo, pubblica sul suo canale Youtube un messaggio rassicurando tutti i suoi iscritti circa la sua salute e il suo desiderio di allontanarsi dalle luci virtuali della ribalta, ribadendo come la sua decisione di sparire dalle scene fosse una decisione già precedentemente ponderata. L’ultimo avvistamento certo risale all’anno scorso, dove dei ragazzi lo hanno riconosciuto, chiedendogli che fine avesse fatto.

    Giorgio Sciacca decide quindi di mettersi realmente sulle tracce di Palermo, cercando di capire che cosa gli sia successo. Realizzando un’inchiesta degna di tale definizione viene a scoprire che a causa di un incidente domestico si era rotto una gamba, rendendo necessario il suo ricovero in una struttura specializzata. Sciacca gira, si informa, chiede informazioni a conoscenti, amici e parenti vicini allo youtuber fino a scoprire dove fosse ricoverato. La sua ricerca termina quando, dalla struttura, non possono fornirgli altre informazioni a causa della privacy . Tutto cambia quando ieri sul suo canale Sciacca pubblica un video intitolato “YOUTUBO ANCHE IO E’ MORTO“. Nel video Sciacca afferma che un uomo che si definisce un cugino di Palermo gli ha scritto su Facebook per confermare la notizia del decesso del parente avvenuta in giornata a causa di un infarto. La notizia viene ripresa da diversi giornali locali di Rossano e trova ulteriore conferma nella pubblicazione del necrologio da parte dell’impresa funebre che si occupa delle esequie.

    Nel corso della giornata di ieri e in queste ore la notizia della morte di Omar Palermo ha fatto il giro del web, venendo anche ripresa da agenzie di stampa e quotidiani nazionali. Si sta facendo un gran parlare di questo ragazzo, deceduto a quarantaquattro anni per via di un infarto, nelle maniere più disparate. La maggior parte delle persone lo ricorda e lo associa ad alcuni dei suoi video più famosi, in cui si lanciava in improbabili sfide nelle quali mangiava grandi quantità di cibo. Ma Omar Palermo era decisamente molto più di questo. Era una persona educata, dalla cultura sopraffina, a cui piaceva sicuramente essere seguito ma non nel modo in cui l’universo di Internet è solito fare. Molte persone lo hanno accusato di essere un modello negativo per le nuove generazioni (come se queste non fossero già fottute per i motivi più disparati) e di promuovere l’obesità compulsiva. Altri lo hanno accusato di essere un povero malato in cerca di visibilità. La verità è che sempre molto facile parlare e giudicare dall’alto dei problemi che, magari, ognuno di noi cerca di mascherare, sia nel bene che nel male. E’ molto più facile guardare il prato del vicino o, in questo caso, nel piatto altrui (mi si passi questa battuta infelice ma propedeutica all’esempio). La verità è che se ne è andata una delle poche persone degne di poter arrivare realmente all’ormai atrofizzato cuore di questo società moderna, perennemente connessa ma in crisi di idee e di reali valori. E’ molto più comodo puntare il dito invece che comprendere quelli che sono state le ragioni per le quali un ragazzo ha deciso un giorno di condividere con il mondo i suoi pensieri, le sue passioni e la sua vita. E la cosa che deve far riflettere è che gli stessi individui che ora non si stupiscono della sua morte sono gli stessi che sotto i suoi video lo incitavano a superare i suoi limiti, a fare sempre di più. Questo perché siamo diventati, in modo incontrollabile, una società voyeuristica incapace di prendersi cura anche del proprio culo. Un pensiero, che è la cosa più importante, va ad un ragazzo che con la sua semplicità e simpatia è riuscito a ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel cuore delle persone che lo hanno realmente capito. Che la terra ti sia lieve Omar Palermo, in arte Youtubo Anche Io.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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