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    Nazionale italiana di calcio femminile: storia di un successo entrato già nella Storia

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    C’era una volta il bel calcio, fucina di grandi campioni capaci di essere delle vere e proprie bandiere delle squadre di club nelle quali militavano nonché pilastri delle nazionali di appartenenza. Con l’addio al calcio per il raggiungimento di evidenti limiti di età da parte degli ultimi fenomeni di quella disciplina calcistica caratterizzata da fuoriclasse di cuore e di sostanza è definitivamente calato il sipario su un certo modo di fare e di intendere lo sport popolare italiano per eccellenza.

    La talentuosa e grintosa nazionale italiana di calcio femminile

    Da tanti, troppi anni il calcio nostrano è alla perenne ricerca di quella giusta chiave di volta capace di scardinare quella pigra entropia figlia di calciatori che danno troppa importanza a come apparire davanti alle telecamere e agli zeri dei loro conti in banca. La “scottante” esclusione degli Azzurri dai mondiali dello scorso anno, oltre ad essere stata fonte di somma depressione nella Nazione pronta a scendere in piazza per stracciarsi le vesti per la disperazione, è stata la prova provata dello stato di salute malaticcio del calcio tricolore.

    La Nazionale di calcio esclusa dai Mondiali 2018 in seguito al pareggio a reti inviolate contro la Svezia

    Mentre il calcio italiano tenta di tornare ad essere uno dei più interessanti e prestigiosi del mondo, in questi giorni sta avendo luogo una piccola, grande rivoluzione che, si spera, sarà destinata a fare rumore e che in ogni caso è entrata già nella storia dello sport del Belpaese. I mondiali di calcio femminile attualmente in corso in Francia stanno focalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica su una realtà sportiva che da tempo stava cercando la giusta occasione di riscatto e, più in dettaglio, sulla Nazionale femminile di calcio e le sue protagoniste. In seguito alla gara di debutto di domenica 9 giugno contro l’agguerrita compagine australiana, le Azzurre hanno mostrato un gioco caratterizzato da grinta, carattere e quello spirito di squadra che sono stati in grado di conquistare i cuori della maggior parte dei tifosi medi italiani.

    Barbara Bonansea, centrocampista offensiva della Nazionale italiana, esulta dopo il gol del definitivo 2-1 realizzato nei minuti finali di recupero del secondo tempo contro l’Australia

    Dopo essere stato vittima di pesanti discriminazioni e di dichiarazioni deliranti da parte di presidenti e dirigenti del cosiddetto “calcio che conta”, il calcio femminile sta vivendo attualmente il suo meritato successo, riuscendo così a rendere “mainstream” il lato rosa del calcio che tanto ha da insegnare alla controparte maschile. Ma il successo del calcio femminile è qualcosa che viene da lontano: seppur minato da odiosi pregiudizi contro i quali hanno a che fare e combattono ogni giorno, le sue protagoniste stanno riuscendo in una rivoluzione sportiva in grado di attirare l’attenzione dei quotidiani nazionali che stanno scoprendo una realtà in grado di trasmettere quelle pure emozioni sportive che nel calcio nostrano mancavano da troppo tempo. E comunque vada queste ragazze sono entrate già nella storia.

    Hank Cignatta

    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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