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    La chiusura di LiveLeak: il tramonto della cruda realtà in un mondo sempre più ipocrita

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    Internet è un universo sconfinato e in continua evoluzione: a volte affascinante, a volte molto utile, a volte completamente inutile. In pochi anni il Web ha assunto un connotato decisamente predominante nella nostra quotidianità e al quale abbiamo demandato qualsiasi cosa. E in tempi di (presunte) battaglie sociali che sembrano voler appagare l’ego smisurato di chi ha morbose velleità di emancipazione, Internet sta diventando un posto davvero infernale. Sotto l’egida della dittatura del finto perbenismo, dà quotidianamente voce a chi cerca di darsi sollievo alle mani con pretese assurde e tesi ancora più strane che nel 2021 attecchiscono in modo pauroso in una società sempre più sola e terrorizzata.

    Internet nella sua concezione moderna

    A pochi mesi dalla chiusura di BestGore (uno dei siti di riferimento dei cosiddetti shock sites) Internet perde anche LiveLeak, ultimo baluardo che per quindici anni è stato il simbolo della cruda verità di un mondo decisamente scomodo per i canoni dei tempi moderni. LiveLeak, che nel 2006 ha acquisito un altro sito diventato famoso per ospitare contenuti molto forti come Ogrish.com, permetteva ai suoi utenti di caricare video sullo stile di Youtube ma di difficile reperibilità su altre piattaforme. Negli anni sono comparsi molti altri siti Internet sullo stesso stile che hanno resistito con alterne fortune ed eccetto il già menzionato BestGore, LiveLeak ha rappresentato un vero e proprio punto di riferimento per chi era in cerca di una testimonianza della cruda verità del mondo e di quanto il genere umano sia completamente fottuto.

    Schermata della pagina iniziale di LiveLeak

    Nel corso della sua quindicinale storia LiveLeak ha ospitato numerosi video di omicidi, esecuzioni, incidenti e squartamenti vari diventando uno degli ultimi paradisi della libertà contro la censura di quel mondo meraviglioso (diventato in seguito un inferno digitale in terra) quale è il Word Wide Web. Come è prevedibile il sito e i suoi creatori sono da anni al centro delle polemiche, che vogliono l’ormai defunto portale della cruda verità e chi li gestisce come i responsabili di tutto il male che accade in questa marcia ed incasinata palla di neve quale è il nostro mondo. Non sono mancate anche le accuse che imputavano a LiveLeak l’affiliazione all’Isis per via della pubblicazione dei video delle esecuzioni che ha tristemente reso famoso il sedicente califfato islamico (come il video della decapitazione del giornalista americano James Foley). Lo scorso cinque maggio LiveLeak chiude i battenti, come spiegato da Hayden Hewitt, uno dei fondatori del sito, in un messaggio che spiega ai visitatori come mai al posto del portale ora si ritrovano su altri contenuti. Attualmente l’indirizzo rimanda ad ItemFix, un sito contenente video divertenti e meme: un mondo completamente diverso rispetto a quanto rappresentato da LiveLeak. “Internet e il mondo sono profondamente cambiati in questi quindici anni e anche noi come persone. Spero che apprezzerete ItemFlix e che lo possiate trovare utile e divertente”, afferma Hewitt nel suo messaggio.

    Il messaggio di Hayden Hewitt su ItemFix, rivolto al pubblico di LiveLeak

    Lo scopo di siti come LiveLeak non era quello di dover spaventare i visitatori ma di fornire loro le prove che il mondo non è sempre quel posto fantastico che ci vogliono far credere. Censurare la realtà, anche con la sua cruda brutalità, è il modo peggiore per pensare di essere realmente liberi. Come recita lo slogan del canale Youtube di Hayden Hewitt: in un mondo in cui tutti hanno ragione e tutti si offendono, la verità è un terribile innesco di disgusto e disapprovazione.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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