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    Il fenomeno dei video Mukbang, l’ultima frontiera dell’intrattenimento della Rete

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    Youtube è la piattaforma video per eccellenza che negli ultimi anni, insieme all’avvento e alla centralità dei social network, ha permesso agli utenti di avere i loro quindici minuti di celebrità profetizzati dal poliedrico artista statunitense Andy Warhol. Con una connessione ad Internet ed una fotocamera (o uno smartphone) chiunque può uscire dall’ombra dell’anonimato per tentare di cavalcare l’onda del successo, seppur breve ed effimero. Nel corso degli anni i video che hanno catalizzato l’attenzione degli utenti è cambiato attraverso molteplici contenuti: video di utenti che interagiscono con i propri followers mentre giocano ai videogames, persone che si rovesciano in testa secchi di acqua ghiacciata per apparenti scopi benefici, persone che masticano rumorosamente del cibo fino a passare a quelli che stanno diventando un vero e proprio trend: i video mukbang.

    All’inizio ci fu il grande successo dei cosiddetti ASMR , video che i cosiddetti youtuber caricavano sui loro canali mentre erano intenti a sussurrare al microfono o a creare dei suoi che dovrebbero stimolare il rilassamento. Ciò poteva essere realizzato avvicinando degli oggetti al microfono o masticando rumorosamente del cibo, al limite del fastidioso. In seguito questa tipologia di video ASMR ha preso il sopravvento, spostando però l’attenzione dal creare suoni rilassanti al girare video il cui unico scopo è mostrare persone intente in un ingozzamento costante di cospicue quantità di cibo. Il termine mukbang deriva dalla crasi dei termini coreani meokneun (che significa mangiare) e bangsong (trasmettere): tale tipologia di video ha iniziato ad avere un discreto successo nel 2010 in Corea del Sud, dove gli utenti realizzavano delle dirette mentre erano intenti a mangiare e ad interagire con i propri followers. A seconda della piattaforma dove questi video vengono caricati vi è la possibilità o meno di essere pagati: in alcuni casi si viene quindi letteralmente remunerati per ingozzarsi.

    In Italia molto probabilmente Youtubo Anche Io è, in questo senso, lo youtuber che più si avvicina a questa tipologia di contenuti benché rappresenti un caso a parte. Da quando ha deciso di terminare la pubblicazione di video (che alternava ad altri contenuti decisamente più interessanti) si sono moltiplicati i canali che propongono sfide o video che imitano ciò che viene proposto dagli youtuber coreani e statunitensi. Lo scopo di questi filmati è, sostanzialmente, quello di ingozzarsi letteralmente con più cibo possibile, facendo letteralmente schifo e creando sempre modi diversi di creare stupore o curiosità. E’ il caso di Kate Yup, enigmatica youtuber che mostra il suo viso coperto da una mascherina e che non parla mai. Stando ad una più attenta analisi dei suoi contenuti pare che presenti sulle braccia lividi ed abrasioni, fatto che ha spinto la comunità di Internet a preoccuparsi seriamente sulla sua incolumità. Secondo tale teoria, infatti, molti utenti sostengono che sia obbligata a girare questi video dove tritura quantità di cibo in pochissimo tempo. Che tale situazione sia vera o meno, ogni suo video si attesta intorno ai tre- quattro milioni di visualizzazioni. Per la serie, se non c’è “sangue” non c’è business.

    Ma qual’è quel meccanismo malato che porta la gente a guardare una persona ingozzarsi come una macchina divoratrice priva di pudore, più stomaco che uomo / donna? Sicuramente è una cosa decisamente più comune negli Stati Uniti, dove le gare di cibo sono una bizzarra realtà (almeno per noi italiani, generalmente) già da diversi anni. Ciò ha permesso di portare questo concetto ad un livello 2.0 e di sdoganare questa pratica, oltre che farla conoscere ad un pubblico più vasto. Lungi dal sottoscritto essere un maledetto bacchettone, ma tali contenuti sicuramente bene non fanno per una corretta convivenza tra le nuove generazioni e una sana alimentazione. Senza dubbio a lungo andare, se non si viene seguiti da medici e nutrizionisti che molto probabilmente sconsiglierebbero a chiunque di lanciarsi in tali prove che mettono a serio rischio la propria salute e che portano ad una vera e propria diseducazione nei confronti del cibo, il quale non viene assolutamente gustato. In questi casi ci si nutre (o meglio si tritura o si ingoia del cibo) e non si mangia, in quanto il piacere di apprezzare il gusto di un determinato piatto o pietanza passa assolutamente in secondo piano. Ma come spesso accade per gli avvenimenti degli ultimi anni, i Simpsons avevano previsto anche il successo dei video mukbang. Guardare per credere.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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