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    Mo Fighting Show: decisamente buona la prima

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    Nevrotic Town (o Torino, se siete amanti della toponomastica) ha un rapporto d’amore di lunga data con gli sport da combattimento. E’ un legame forte, ben saldo con il ruolo di capitale degli sport da ring che il capoluogo piemontese detiene con sabauda disinvoltura. Di questi tempi le novità vengono viste sempre con un misto di scetticismo a cui deve sempre seguire una polemica, il più delle volte fine a sé stessa. Per questa ragione avere il coraggio di presentare qualcosa di nuovo è assimilabile ad un vero e proprio atto rivoluzionario. Questo coraggio lo ha l’imprenditore Mihai Oana, promoter dell’evento MO Fighting Show, organizzato lo scorso sabato 21 Ottobre presso il Pala Gianni Asti (ex Pala Ruffini) in quel di Torino. Un grande evento di kickboxing ricco di adrenalina e di intrattenimento che ha visto i più forti atleti in circolazione incrociare i guantoni su un ring delle grandi occasioni.

    L’imprenditore romeno Mihai Oana, organizzatore dell’evento MO Fighting

    La serata si apre con l’incontro con regole K1( forma di combattimento che utilizza tutte le tecniche della Japanese Kickboxing e che permette di usare tecniche come la tibia nel portare i calci e molte altre, n.d.r.) tra Fabio di Marco contrapposto al tunisino Ayoub Ghraidia. Un match in cui l’agonismo si fa sentire fin dal primo round con colpi molto tecnici e potenti. Dopo un iniziale fase di studio tra i due contendenti, Di Marco prende subito le misure al suo avversario, portando combinazioni precise e potenti che mettono in difficoltà Ghraidia. Il tunisino, costretto in difesa, tenta l’assalto mentre Di Marco mette a segno un gancio sinistro all’orecchio che stordisce il suo avversario fino a farlo finire a terra. Ghraidia prova a rialzarsi ma perde l’equilibrio e non è più in grado di continuare, decretando così di fatto la vittoria dell’italiano per KO. Omar Drissi affronta Rustam Vyntu in un match con regole Muay Thai: Drissi è concentrato e molto tecnico finché Vynthu non lo raggiunge con un colpo che gli provoca un taglio all’arcata sopraccigliare destra. Il medico interviene e l’incontro viene sospeso per RSC (ovvero intervento medico) e Vynthu porta a casa il match. L’idolo di casa Michele Mastromatteo, contrapposto a Marius Rotaru, trova sulla sua strada un avversario granitico e motivato, il quale mette in difficoltà Mike mani di pietra (come viene chiamato dai suoi sostenitori) in una serata non ideale. Tutta esperienza che entra, ora lo attendono i prossimi incontri come ci dice lo stesso Mastromatteo intervistato da Hank Cignatta a fine incontro.

    Grande attesa per il pubblico sugli spalti e gli addetti ai lavori per il match clou della serata tra il moldavo Dragos Zubco e il romeno Andrei Stoica: un incontro di alto livello tecnico ed agonismo dove i due atleti hanno risposto colpo su colpo, senza risparmiarsi ed arrivando oltre i tre round previsti. Dopo una pausa di qualche minuto Zubco e il suo team non si è detto disponibile ad affrontare l’extra round in quanto non previsto dal suo contratto, decretando la vittoria dell’agguerrito Stoica. Vi era anche parecchia attesa per l’esibizione di Slap Contest (o anche volgarmente detto torneo di schiaffoni e per il quale a breve partirà la selezione per il torneo maschile e booty slap femminile), che ha permesso a questo evento di distinguersi da tutti gli altri finora organizzati (almeno finora) sotto la Mole. Dopo il grande successo di questa disciplina (che ha portato addirittura l’UFC a sponsorizzare i campionati negli Stati Uniti) per la prima volta si è visto un assaggio di ciò che, prossimamente, farà parlare di un tipo di attività che divide l’opinione pubblica. Partendo dal presupposto che il libero arbitrio permette anche di andare oltre a ciò che non piace, in definitiva il primo appuntamento dell’MO Fighting show è stato un successo tra il pubblico presente sugli spalti del Pala Gianni Asti e tra gli addetti ai lavori. A riprova del fatto che la qualità degli incontri e la caratura degli atleti che solcano il ring, combinato con un tipo di intrattenimento che sa realmente far divertire il pubblico, è più forte di qualsiasi polemica e di un certo tipo stucchevole di informazione.

    Hank Cignatta

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    Sono la mente insana che sta alla base di Bad Literature Inc. Giornalista pubblicista, Gonzo nell’animo, speaker radiofonico, peccatore professionista, casinista come pochi. Infesto il web con i miei articoli che sono dei punti di vista ( e in quanto tali condivisibili o meno) e ho una particolare predisposizione a dileggiare la normalità. Se volete saperne di più su di me e su Bad Literature Inc. e volete proprio farvi del male, leggete i miei articoli. Ma poi non dite che non siete stati avvertiti.

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